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Teatro (29)

Spettacoli Teatrali dell'attore Gennaro Cannavacciuolo

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Esordi

Esordi (1)

Esordi dell'attore Gennaro Cannavacciuolo

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Premi

Premi (1)

Riconoscimenti ricevuti nel corso della Carriera

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Operette

Operette (1)

Gennaro Cannavacciuolo è chiamato ad interpretare il ruolo del brillante in varie operette. In modo continuativo per il Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, ma anche per il Politeama di Prato, il Verdi di Salerno sotto l'egida del Teatro San Carlo di Napoli, per il Teatro Verdi di Pisa ed il Teatro Carlo Felice di Genova.
Le sue interpretazioni riscuotono grandi consensi tant'è che nel 2002 gli viene assegnato il premio "Trieste Operette"

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Milva - donna di teatro

Milva-donna di teatro: Recital con quartetto (pianoforte, violino, violoncello, sax-clarino). 

A gennaio 2021, Milva, entusiasta del progetto, chiese a Gennaro Cannavacciuolo di aggiornarla sul prosieguo... Non fu possibile ahimé, ma lo spettacolo debutterà a marzo 2022, esattamente come lei lo aveva desiderato... 

 

SINOSSI SPETTACOLO

Dal fondo sala avanza una figura discreta che inizia a leggere la lettera di addio che Milva scrisse al suo pubblico. Quando è In prossimità del palcoscenico, parte la musica e la figura narrante inizia a cantare: si apre così l’emozionante spettacolo di Gennaro Cannavacciuolo. Uno spettacolo che non traccia la biografia di Milva, ma presenta l’artista in due grandi blocchi tematici attraverso gli autori e registi che sono stati ispirati da lei nell’arco di oltre 50 anni di una carriera e successi internazionali straordinari.

L’amore e tutte le sue svariate sfaccettature scandiscono il primo tempo attraverso i testi e le musiche di Bevilacqua, Patroni-Griffi, Morricone, Vangelis, Mikroutsikos, Battiato, Faletti, Iannacci, Strehler, Brecht e Kurt Weill. Un primo tempo dominato da tinte blu notte, dove i momenti storicamente ed artisticamente più coinvolgenti sono contrassegnati da proiezioni video di Milva in dissolvenza con quelle, tra molte, di Romy Schneider, Silvana Mangano, Tino Carraro e Adolf Hitler (la deportazione vista da Brecht): una serie di effetti video e luci ricercati, frutto di un lungo lavoro di ricerca fotografico e videografico.

Dopo le tinte fosche brechtiane, Alda Merini, con la sua voce inconfondibile, aprirà il secondo tempo, caratterizzato da un unico denominatore comune: la passione giocata in tandem tra Napoli e Buenos Aires. Così, in un climax di crescente tensione emotiva, si rincorrono in contrappunto, antiche melodie napoletane amate da Milva con tanghi struggenti di Astor Piazzolla, fino al momento dell’inevitabile congedo che si conclude con l’ultima parte della lettera iniziale…

Produzione: Marioletta Bideri per Bistremila srl

Distribuzione:

Mentecomica - Tel. 0744 715580 - Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Essevuteatro - Tel. 055 666420 - Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Teatro88 - Tel. 06 43580221 - Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Cyrano Musical-recensioni

All'Augusteo una prima da applausi con Gennaro Cannavacciuolo

Un successo unico alla prima dell'Augusteo dove nel nome del grande Domenico Modugno e Riccardo Pazzaglia, Gennaro Cannavacciuolo ha presentato il suo emozionante, romantico ed irreristibile "Cyrano", con la regia di Bruon Garfola. La genesi del capolavoro francese conduce verso una felice combinazione di elementi pungenti e impetuosi divisi tra il desiderio amoroso e i lampi comici. A prendere coporpo è un lavoro che si traduce in un vero atto d'amore ai margini di una società priva di sentimenti. Il tutto con un cast di riguardo e con un ritmo misuratamente sostenuto che tra recitazione, versi, musica, coreografie e canzoni è in grado di proiettare gli spettatori in un mondo ovattato fatto di spadaccini, amore e passione. [...] La nuova versione del "Cyrano" è pronta per avviarsi verso il successo nel nome della poesia, delle note di quella percezione chiamata amore (Il Quotidiano Il Roma, Giuseppe Giorgio, 07.12.2019)

 

Cyrano, la magia dell’eroe romantico riempie il Teatro Augusteo

L’anteprima nazionale a Napoli, al Teatro Augusteo riscuote il suo degno successo con un nome, una garanzia è il caso di dire, anche per la scelta del protagonista: Gennaro Cannavacciuolo.

L’artista è il Cyrano perfetto che esalta il pubblico: dolce, appassionato, pungente, ardito. È sua la degna interpretazione che fu di Domenico Modugno, personaggio che appare a tratti in Cannavacciuolo, nei suoi toni canori, quasi a sancire un passaggio di testimone benedetto dall’alto a voce chiara e forte: quella del volto di ‘Volare’ che ha trovato accoglienza nell’anima di un moderno Cyrano, eterno personaggio di Rostand riproposto 40 anni dopo con grande impatto. Cannavacciuolo dipinge con la sua recitazione, pennellate di eccezionale vis artistica e rende magniloquente il suo Cyrano, ribelle ed abile così con la spada, come con la parola, entrambe usate per colpire chi gli sta di fronte, ma anche lo spettatore. (Il Monito, Pina Stendardo, 07.12.2019)

Cyrano incanta il pubblico

Dopo 40 anni, una delle pièce francesi più apprezzate al mondo, sempre attuale, il Cyrano, è tornata sotto forma di musical e ha riscosso da subito un grandissimo successo. Il sogno comincia già all’inizio quando, a sipario calato, si sentono le note della Canzone di Cyrano, l’eroe spadaccino da quel naso così particolare che condizionerà tutta la sua esistenza. Lo spettacolo scorre fluido senza mai far calare l’attenzione e l’interesse, il coinvolgimento è totale, la padronanza della scena da parte di tutti è evidente. Alla fine ovazioni e applausi a scena aperta per oltre 10 minuti, il pericolo era il confronto con il passato, ma l’abilità e la bravura della compagnia ha superato brillantemente la prova. Ad interpretare il mitico Cyrano è stato scelto un istrione del mondo artistico, Gennaro Cannavacciuolo, attore poliedrico, estroso, duttile, a proprio agio sul palcoscenico e ben calato nella parte del “nasone” più famoso al mondo. (Lo Strillo, A.M. Ghedina, 08.12.2019)

Il riuscitissimo omaggio a Pazzaglia e Modugno da Cannavacciuolo con tutta la compagnia

Sotto l’ottima direzione di Bruno Garofalo, tutta la compagnia è impegnatissima nel riprodurre – con successo – un fedelissimo omaggio al musical... Le coreografie ed il corpo di ballo, veramente sincronizzato come un orologio svizzero, garantiscono tanto brio e divertimento, quanta emozione regalano le parti decisamente più poetiche... Questo spettacolo, curato dall’ass. “Immaginando Produzioni” del produttore Rosario Imparato, merita di essere visto e rivisto. (Il Brigante, G. G, 10.12.2019)

Successo per Cyrano

Danza, musica, canzoni, si integrano in modo naturale alla inappuntabile recitazione, grazie a Bruno Garofalo nelle vesti di regista e scenografo. Questo Cyrano è uno spettacolo traboccante di gioia, entusiasmo, passione, grazie anche ai costumi coloratissimi di Silvia Polidori, alle coreografie di Orazio Caiti, alle musiche di Ermanno de Simone. Gennaro Cannavacciuolo, grazie alla sua comprovata esperienza, riesce a immedesimarsi completamente nel protagonista, coadiuvato da un cast d’eccezione... (My Dreams, Filomena Brancaccio, 10.12.2019)

Cyrano: teatro puro e di qualità

Tra realtà e fantasia, il re è  l’amore, senza vincoli di età e nella sua essenza più profonda e il pubblico non può che apprezzare questo sano e dignitoso sacrificio di sé a favore degli altri, a favore di chi ci sta a cuore. I costumi bellissimi, colorati e sgargianti, le coreografie potenti e ben intrecciate, il ritmo della storia che prende vita e forma, costruiscono questa favola magica e così ben orchestrata, da rapire i suoi spettatori, travolti da cadetti armati di spade che passano tra le poltrone. Una commedia musicale che rende omaggio al Teatro all’Italiana, una raffinata ed allegra coesione di talenti, ci mostrano come «l’intramontabile romantico poeta spadaccino» abbia ancora tanto da insegnare e noi, di sicuro, tanto da riflettere. (Sipario, Francesca Myriam Chiatto, 07.12.2019)

Cyrano al Teatro Augusteo: applausi a scena aperta

Alla fine dello spettacolo, tutto il cast è stato avvolto dagli applausi del pubblico. Non poteva essere altrimenti vista la performance che ha avuto parecchi spunti degni di nota. A partire dalla bravura dei protagonisti, tra cui una Cosima Coppola che ha sfoggiato doti canore eccellenti. Gennaro Cannavacciuolo ha saputo sostenere con grande talento e abilità un ruolo difficile e “pesante”. Se la sua bravura si è notata nelle parti più leggere e ridanciane, le parti tristi e malinconiche hanno rapito letteralmente gli spettatori, e alla fine del Cyrano è come se il pubblico avesse perso un amico. (InformaPress, Modestino Picariello, 07.12.2019).

Cyrano, il trionfo dell’amore e dell’amicizia vince all’Augusteo

Gran successo per la prima napoletana dove il tris d’assi costituito da CannavacciuoloCoppolaDe Gennaro non smentisce ed emoziona. Il primo ad entrare in scena è Gennaro Cannavacciuolo che, già nei primissimi minuti, attrae il pubblico in platea con il suo canto dolce e struggente. Impavida, passionale, moderna e lontana dagli stereotipi arcaici dell’epoca: una Cosima Coppola che, nella bellezza e nella sua talentuosa interpretazione, piace e fa’ sognare […] Si abbandona il Teatro con la consapevolezza di aver assistito a dei grandi talenti che, con gran maestria e senza filtri, si sono donati al pubblico. (Linkazzato, Giusy Piccirillo, 12.12.2019)

 

 

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Cyrano - Il Musical

CYRANO - IL MUSICAL

25 artisti in scena, tra cui Gennaro Cannavacciuolo, Cosima Coppola e Gianluca Di Gennaro
Il Cyrano di Riccardo Pazzaglia e Domenico Modugno ritorna in scena dopo 40 anni
Debutto nazionale: dal 6 al 15 dicembre al teatro Augusteo di Napoli

Dopo 40 anni una delle pièce francesi più apprezzate al mondo, un'opera senza tempo, sempre attuale, il “Cyrano”, torna sottoforma di musical in teatro, precisamente all’Augusteo di Napoli.
Scritta da Riccardo Pazzaglia sulle musiche di Domenico Modugno, la commedia andò in scena per la prima volta nel 1978, quando Modugno era Cyrano, Paolo Malco un appassionato Cristiano e Catherine Spaak una vibrante Rossana. Questa storica edizione fu ripresa dalla Rai e poi, purtroppo, chiusa “nel cassetto” poiché la sua messa in scena richiedeva mezzi imponenti e l’impiego di diverse figure artistiche, poliedriche e variegate, come attori, cantanti, ballerini e acrobati.
Cyrano de Bergerac, poeta/soldato dal naso importante, abile spadaccino e altrettanto bravo con le parole, capace di magnifiche dichiarazioni d'amore, è il protagonista del capolavoro scritto nel 1897 da Edmond Rostand, ispirandosi al drammaturgo/filosofo/soldato del XVII secolo Savinien de Cyrano de Bergerac. Nessuno credeva sarebbe stato un successo e Rostand, che fino ad allora aveva scritto solo drammi, collezionando insuccessi, con Cyrano ottenne un trionfo fin dalla prima rappresentazione. Ad interpretare Cyrano, il personaggio – compendio di tutto quello che Rostand avrebbe voluto essere, l’ottimo Gennaro Cannavacciuolo.
Grazie alla passione ed all’impegno di una compagine del Sud, ovvero l’associazione “Immaginando Produzioni”, capitanata dal produttore Rosario Imparato, che si è messa alla guida del vero teatro affinché non si disperda nei rivoli “commerciali”, il musical sarà rappresentato nello storico teatro Augusteo dal 6 al 15 dicembre. Compagine composta dal regista Bruno Garofalo, costumista e scenografo della prima edizione, da Franca Gandolfi-Modugno, da Rosy Gargiulo Pazzaglia, da Mario Minopoli (P.A.T. Distribuzione) e dal promettente cast che vede impegnati in prima linea, oltre all’attore-cantante-ballerino Gennaro Cannavacciuolo, la bellissima Cosima Coppola (che sul palcoscenico si trasformerà in Rossana), e il bravissimo Gianluca di Gennaro (che vestirà i panni di Cristiano).

Bruno Garofalo


Musiche Originali di Domenico Modugno
Testo nella rielaborazione e riduzione di Riccardo Pazzaglia
Costumi di Silvia Polidori
Coreografie di Orazio Caiti
Rielaborazioni musicali di Ermanno De Simone
Maestro d’armi Flaviomassimo Grumetti
Scene e regia di Bruno Garofalo
Organizzazione Mario Minopoli
Vocal coach Gabriella di Carlo
P.A.T. DISTRIBUZIONE

Tournée 

Recensioni

 

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Allegra era la Vedova? Recensioni

Solo il talento di Gennaro Cannavacciuolo poteva proporre questo gioiello di raffinata eleganza, somma arte tra prosa, musica... Del Santo, Il Giornale

La grande professionalità e il rispetto per il suo mestiere l oconfermano attore della tradizione teatrale napoletana, unanimamente riconosciuta come una delle più significative del panorama italiano. Adele Insarà, Il Nuovo Corriere

Sulla scena un istrionico, comico, sarcastico, esilarante Gennaro Cannavacciuolo, eccezionale tra le proposte più brillanti... Eddi De Nadai, Il Gazzettino

Gennaro Cannavacciuolo è un fantasista superbo, in grado di trovare un equilibrio perfetto tra comico e drammatico, come solo un grande artista è in grado di fare. Con poliedrico talento, Cannavacciuolo, fine dicitore, senza essere caricaturale, raffinato ma non lezioso, brillante ma non macchiettistico, ripercorre tre decenni di inizio Novecento, allegiando tra storia e amenità in un vortice di arie, abiti e destrezze, condividendo la regia con Roberto Croce. Da non perdere. Claudia Belli, Teatro Italiano

Cannavacciuolo è ormai una certezza. Ogni sua esibizione coglie l'anima del personaggio e del contesto, con una puntualità e livetà inconmmensurabili, librandosi con leggiadra briosità sulle corde della nostalgia. Tania turnaturi, Teatri Online

Cannavacciuolo muove il ventaglio e fa Arte. Apre la stagione al teatro della Cometa, il poliedrico artista delle sensibilità, Gennaro Cannavacciuolo eccezionale in "Allegra era la Vedova". Veronica Meddi, Accreditati

Un Cannavacciuolo tra il brillante e il tragico.
Un virtuosistico Gennaro Cannavacciuolo, capace di ripercorrere ottimamente, in presenza e in voce, tutti i ruoli dell’operetta. La indiscutibile bravura di Cannavacciuolo...
Il Piccolo, A. Dellacà

Gennaro Cannavacciuolo: un colpo al cuore. Con "Allegra era la Vedova", non solo ci incanta con le sue doti canore e di uomo di spettacolo raffinatissimo, ma ci arriva dritti al cuore, ricordando in maniera cruda e allo stesso tempo coinvolgente, quella che è la nostra Storia. Sara Cacciarini, Il Terzo News, la Testata di Cultura e Società

 

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Allegra era la Vedova? - One-man-show per una miliardaria - 2018-2020

ALLEGRA ERA LA VEDOVA?  Debuttò nel 2005 a Cividale del Friuli, ottenendo grandi consensi e rimase quindi “nel cassetto” per 12 anni. Ora ripresa, con il sottotitolo One-man-show per una miliardaria”, rivisita lo spirito dell’operetta in modo assolutamente originale, tramite la La Vedova Allegra di Lehàr. Un capriccio scenico interpretato da un versatilissimo attore e cantante della scena italiana, Gennaro Cannavacciuolo, ormai consacratosi come ideatore di one-man-show, che interpreta i personaggi simbolo dell’operetta (il conte Danilo, Hanna Glawari, il Njegus, la contessa Maritza, il barone Zsupan, la principessa della Czardas, per citarne solo alcuni), alternando sapientemente momenti comici, sentimentali e drammatici.

Il narratore, Louis Treumann, primo Danilo Danilowich nel 1905 e prediletto di Lehàr, ci conduce in questo viaggio storico tramite le arie più famose del mondo operettistico: attraversa il ‘900, rievocando la Belle Epoque, la prima guerra mondiale, gli anni 20, sino all’inferno della deportazione, suo ultimo viaggio. Il protagonista, alle soglie di un autentico colpo di scena, di un epilogo impressionante negli anni più cupi della Germania nazista, rievoca e ripercorre non solo i propri successi, ma la fortuna stessa dell’operetta viennese e del “mondo di ieri” prossimo allo sfacelo.

Tournée

Recensioni

 

Autore GIANNI GORI, da un’idea di Alessandro Gilleri

Costumi GIUSEPPE TRAMONTANO E CLAUDIO CINELLI

Regia GENNARO CANNAVACCIUOLO E ROBERTO CROCE

Coreografie ROBERTO CROCE

Main sponsor: BANCA FIDEURAM

Protagonista: Gennaro Cannavacciuolo

Pianoforte: Dario Pierini

Clarinetto/sax contralto: Andrea Tardioli

Violino Piermarco Gordini

Ballerini: Giovanni De Domenico e Fulvio Maiorani

Disegno luci Michele Lavanga

Scene: Alessandro Chiti

Fonica: Alfonso D’Emilio

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Il Peccato Erotico

ELOGIO DEL DOPPIO SENSO

Sarebbe da tutelare come bene culturale il doppio senso di Gennaro Cannavacciuolo, inteso come materia prima di canzoni e sketch dal café-chantant alla rivista. Anatomia nervosa e disarticolata, ammirevole in come son nervoso, volto segnato da divo del muto, verve tracinante, grandiosamente irresistibile…..

Settimanale L’Espresso, Rita Cirio

Questo repertorio della ribalta cosiddetta leggera evoca il fior fiore del caffè-concerto, dell’avanspettavolo e della rivista e permette ad un fantastico fantasista come Gennaro Cannavacciuolo di dare grazia ai linguaggi rossi d’antan.

La Repubblica, R. Di Gianmarco

UNO SPETTACOLO DA OVAZIONE

Strepitosa performance di Cannavacciuolo. Solo sulla scena, è uno strepitoso mattatore, ammiccante, divertente e divertito, mai volgare, sfoggia un’eleganza ed una classe degna dei blasonati artisti d’altri tempi, esercizi di stile sconosciuti all’odierno show business….

Il Corriere di Firenze, M. Predieri

STREPITOSO CANNAVACCIUOLO

Strepitoso Gennaro Cannavacciuolo. Canta, balla, recita, con classe ed eleganza, riporta in vita l’epoca oro del caffè-concerto, della rivista, dell’avanspettacolo. Quella cultura povera ma bella, fatta di ammiccamenti, doppi sensi, poesia… Successo trionfale

La Repubblica, M.S.

UNA STREPITOSA ANTOLOGIA AL PICCOLO

L’eleganza o c’è o non c’è. Non si può imparare. E non l’ha imparata da nessuno se non da se stesso Cannavacciuolo, mattatore, fine dicitore, chansonnier, fantasista: una corrispondenza di spiritosi sensi con il pubblico. Successo? Di più. Complicità immediata, incondizionata, ammirata.

La Sicilia, Catania, C. Celi

IL CICLONE CANNAVACCIUOLO E LE SERATE NERE

Un ciclone di comicità si è abbattuta sulla Sala Tripcovich. Naturalmente parliamo di Cannavacciuolo: la sua arte passa attraverso questa scuola di attori, cabarettisti, fantasisti di robusto stampo che riescono a reggere, da soli, il palcoscenico per una serata….

Il Piccolo, L. Bamboschek

Con originale vis interpretativa e con vincente personalità, il cantautore partenopeo mantiene alta la curva d’attenzione del pubblico per l’intera durata dello spettacolo

Corriere del Mezzogiorno, S. de Stefani

L’attore trionfa tra gorgheggi e lustrini: tra garbo, intelligenza, ironia e molto affetto. Dotato di una innegabile versatilità, l’attore suscita simpatia, spinge lo spettatore alla partecipazione.

Il Tempo, T. Scaroni

Quando a salire sul palcoscenico è un artista come Gennaro Cannavacciuolo ci si aspetta qualcosa di unico, uno spettacolo fuori dal comune: e le aspettative di chi ha voluto rivedere al Teatro Garibaldi di Modica quell’ironico e commovente napoletano di “Volare” della scorsa stagione teatrale, non sono rimaste insoddisfatte.

Giornale di Ragusa, Massimiliano Pace.

E la bravura del cantante attore, non a caso allievo di Pupella Maggio, come nel migliore avanspettacolo, è anche quello di interloquire con il pubblico, strigliandolo, facendolo intervenire ripetutamente e anche ridicolizzandolo, ma sempre con bonomia, una capacità che molti attori di oggi sembrano non essere più in grado di fare. Nel suo genere, quasi un capolavoro.

Punto Elite, Alex Miozzi

Quando a dar voce alla città è un professionista di lungo corso come Gennaro Cannavacciuolo, garantito che il biglietto è speso bene. Egli porge il testo al pubblico, non lo impone. Serve la pietanza agli spettatori, senza mai diventare servitore: quanta dignità, quanto mestiere ha accumulato in anni e anni di palcoscenico! E poi con gli anni ci si guadagna in leggerezza, nel senso più nobile del termine: via i panni vecchi della quarta parete, largo al dialogo diretto col pubblico. Ogni sera una platea reattiva, allegra e disposta al gioco. Miracolo? Macché, è il talento del primattore che riesce a metterli a proprio agio. L’improvvisazione è una disciplina che si impara col tempo: Cannavacciuolo, dopo trent’anni e passa di esperienza, ha la battuta sempre pronta, non si lascia mai spiazzare.

Saltinaria, Francesco Mattana

 

Cannavacciuolo è un uno di spettacolo di gran classe. Sa tenere la scena da solo, interpretando parti di uomo, di donne, di uomo effeminato e viceversa), sempre con spirito, con allusioni salaci ma simpatiche, con una mimica insuperabile e con quella cadenza canora che non sai mai se è una canzonatura o un amabile sorriso.

La Sicilia, Sergio Sciacca

 

Due ore di spettacolo all’insegna della buona musica e della simpatia travolgente di questo grande attore e cantante che lascia infine il pubblico che lo ha letteralmente osannato.

D di Donna, Laura Cavallaro

Lo show che Gennaro Cannavacciuolo presenta, coinvolge e, con elegante arguzia, incuriosisce lo spettatore.

Col sorriso, l’interazione del pubblico consente di abbattere la quarta parete della comunicazione teatrale: interprete e platea si legano e, insieme, vivono le evoluzioni di un dialogo in continuo divenire.

Gustiamo l’amaro e il dolce della sorriso; la bellezza e il dolore del sentimento; la gioia e la tristezza che si nasconde dietro un gesto o una parola. Ci nutriamo di un passato che ancora ci regala emozione e, anche quando racconta il doppio senso e l’allusione, conserva l’eleganza e il rispetto.

In to the stage, M. Londo

Senza rancore, io sono l’amore. Questo, il messaggio che erutta come lava sensuale dal vulcano Gennaro Cannavacciuolo. E’ amore suo per l’arte. E’ amore suo per il pubblico che non tarda a coinvolgersi in modo totale….

Gennaro Cannavacciuolo totalmente padrone del suo essere e del nostro.

La Notizia H24, Veronica Meddi

Con Gennaro Cannavacciuolo l’avanspettacolo diventa momento di grande cultura, raffinatezza, elevazione. Consigliamo a tutti, senza distinzioni di età, di attingere a questo particolare albero della conoscenza, per macchiarsi del Peccato offerto dal grandissimo Cannavacciuolo.

Contrappunti, Leonardo Masucci

La carta vincente di Cannavacciuolo è la rara abilità di strappare al pubblico più di una risata, con stile e raffinatezza, sapendo dosare con equilibrio il “dire e non dire”[…] una mimica esilarante […] Cannavacciuolo si destreggia con maestria in diversi ruoli, camaleonticamente interpreta vari ruoli, con vari cambi di registro […] l’eclettismo di Cannavacciuolo è sorprendente

CloseUp, Sarah Mataloni

Una serata culturale di qualità e di pura intelligenza. Incollati alle poltrone, il tempo scorre senza sentirne la pesantezza. Divertirsi è imperativo. E tutto fuorisce dalla sapiemza e dalla classe di chi si esibisce per incantare.

Brainstorming Culturale Magazine, Annalisa Civitelli

Divino: non ci sono altre parole per descrivere il grande Gennaro Cannavacciuolo ed il suo Peccato erotico.

Corriere dello Spettacolo, Flavia Severin

Cannavacciuolo nel “Peccato erotico”: l’unico vero peccato è non vederlo.

Media e Sipario, Stefania Ioime

Cannavacciuolo è poliedrico, strepitoso mattatore, ammiccante e coinvolgente, divertente e divertito, mai volgare, elegante e fantasista. Non si può che rimanere incantati.

Saltinaria, Serena Lena

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