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Gennaro Cannavacciuolo

Gennaro Cannavacciuolo

Attore e cantante italiano, lavora in teatro, cinema, tv e in molte operette. Vincitore di numerosi premi, fra cui il premio ETI 2009.

URL del sito web: https://www.gennarocannavacciuolo.com

The clash of future 2018

Pubblicato in Film (Cinema e TV)

 (Les Rêves Brisés), regia di Jan Peter e Frédéric Goupil, con Gennaro Cannavacciuolo, Joel Basman, Roxane Duran, Michalina Olszanska, Rebecka Hemse, Alexandre Nguyen, Alexandre Nguyen, co-produzione Arte, Les films d'ici, Looks Production 8 episodi

 

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Yves Montand–un italiano a Parigi 2015-2022

Pubblicato in Teatro

YVES MONTAND – Un Italiano a Parigi” – recital in due tempi con quartetto, pianoforte, contrabasso, batteria e sax/ contralto

di e con Gennaro Cannavacciuolo

Pianoforte: Dario Pierini – Clarino-sax: Andrea Tardioli – Contrabasso: Flavia Ostini – Batteria: Antonio Donatone

Regia: Gennaro Cannavacciuolo

Aiuto regia: Valeria D’Orazio – Coreografie : Roberto Croce – Scene: Eva Sgrò – Luci: Michele Lavanga – Foto: Marco Salvadori – Fonica: Alfonso D’Emilio

Voci registrate: Patrizia Loreti e Marco Mete – Arrangiamenti: Dario Pierini e Andrea Tardioli – Produzione: Elsinor, Milano

Spettacolo voluto e co-finanziato dal Comune di Monsummano Terme (luogo natio di Yves Montand), nonché sostenuto alla vedova del grande artista, la Sig.ra Carol Amiel, si presenta come un “docu-recital”: partendo dagli albori toscani di Yves Montand, si arriva ai trionfi parigini, una vita lunga 70 anni (1921- 1991). Tutto questo e molto altro è “YVES MONTAND – Un Italiano a Parigi”, scritto, diretto ed interpretato da un sublime Gennaro Cannavacciuolo. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro della cometa dal 22 febbraio al 19 marzo.

Le canzoni più significative dell’artista scandiscono le fasi salienti della sua vita e carriera, costellata da straordinari successi e da importanti impegni politici. Canzoni che hanno fatto storia: Les feuilles mortesA ParisSur le ciel de ParisC’est si bonA bicycletteC’est à l’aubeJesuis venu à piedBella ciaoMon manège à moi Paris canaille….

La narrazione è di tipo cronologico e presenta, attraverso le canzoni, i momenti più rilevanti che hanno caratterizzato la vita fuori dal comune di Montand, all’anagrafe Ivo Livi: – Gli esordi: figlio di immigrati poveri, manovale instancabile dall’età di 12 anni che scopre il tuo talento, lo coltiva di notte lavorando di giorno. Inizia nei teatrini della periferia di Marsiglia sino ad approdare all’Olympia di Parigi e successivamente al Metropolitan di New York; – L’amore, ovvero gli incontri sentimentali della sua vita: Edith Piaf, Simone Signoret che sposerà nel 1951 ed a cui resterà legato per 35 anni, Marylin Monroe e Carole Amiel che sposerà e la quale gli regalerà la gioia della paternità; – Il cinema: il periodo di Hollywood, l’incontro con Costa-Gavras;

– Gli incontri con grandi uomini di cultura e politici; Prévert, Picasso, Apollinaire, Kruscev, Kennedy, Tito e Mitterrand.

Di stampo classico e di grande eleganza, la struttura del recital è quella del teatro-canzone dove brevi monologhi, aneddoti, curiosità e note importanti che raccontano la vita di Montand ne introducono le canzoni, il tutto corredato da interessanti effetti-luce. Oltre al pianoforte, Gennaro Cannavacciuolo è accompagnato dalla batteria, dal contrabasso e dal sax-clarino che, in alcuni momenti di grande suggestione, proporrà degli assoli con ritmi swing. Di grande impatto la proposta di tre numeri danzati con le claquette; Fred Astaire è stato un mito per Montand il quale emulava il ballerino americano e creerà il famoso numeroLe garçon dansant. La scenografia si ispira a quanto inventò Montand negli anni ’50: l’orchestra sul fondo del palcoscenico, in posizione centrale, nascosta da un velatino verde che attraverso un gioco di luci, a seconda delle esigenze, evidenzierà in musicisti e non solo…

Recensioni

Tournée spettacolo

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L’Invisibile che c'è 2013-2015

Pubblicato in Teatro

Mio figlio? È sempre stato curioso. Una volta mi disse: papà, ma davvero esiste il paradiso? Non c’è padre che possa fornire questa risposta pensando di poter essere preceduto, in questo passaggio ultraterreno, dal proprio figlio. È un dolore senza nome perché inverte le leggi della Natura e come tutte le cose contro Natura ha in sé qualcosa di abominevole. Un padre e un figlio, un figlio e il suo papà: un legame ovviamente profondo e viscerale, un legame che porta l’uomo della nostra storia, un padre, appunto, a vivere emozioni forti e profonde. Vedere il figlio nascere, crescere, diventare uomo e...

Ne “l’invisibile che c’è” tutto rimane sospeso, tutto orbita intorno a quella ´e`. E come il modellino di un trenino elettrico, dove tutto funziona in virtù della perfezione di una serie infinita di minuscoli meccanismi, così le nostre esistenze scorrono fino a quando qualcosa non inceppa quei meccanismi e tutto si blocca, si complica e anche percorrere pochi metri diventa un’impresa improba.

La vita, si sa, è imprevedibile, ma cosa accadrebbe se lo diventasse anche la morte?

Pochi si sono presi la briga di narrare la storia d’amore tra un figlio e suo padre e questa vicenda ne è intrisa, con semplicità.

In questo spettacolo si vola: lo spettatore fluttua e non sempre se ne accorge. Le emozioni sono fortissime e contrastanti. Si affrontano temi drammatici, ma con fantasia e leggerezza, con ilarità e misticismo, il tutto avvolto da un’atmosfera surreale. Una commedia sul dolore, quasi un ossimoro. Anche la morte di un figlio, del resto, è un concetto profondamente contraddittorio. Insomma, l’amore e la vita sono faccende con dinamiche straordinarie. Ma anche la morte...

Papà... Figlio mio, ma sei tu? Si papà, so’ io. Ma, addo’ stai? Qua, giusto dietro a te. Dietro a me? Ma io non ti vedo! Però mi senti...

 

Autore: Antonio Grosso

Regia: Paolo Triestino

Video

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Il Mio Nome è Milly – storia di una diva

Pubblicato in Recensioni

 Leggi l'articolo di Enrico Fiore

Milly ha cantato molte canzoni “da uomo”, e l’averle riprese è stato per Cannavacciuolo una sorta di ricollocazione in situ, con protervia, rispetto e profonda umiltà. L’astrazione è, per me, il grande distintivo di questo artista che si esprime con il canto e la recitazione. Gennaro Cannavacciuolo abita un luogo misterioso ai confini tra l’astrazione e l’emozione. E’ capace di cantare con un’estrema cura ed attenzione, nelle parole e del porgerle. L’incontro tra Cannavacciuolo e Milly offre risultati straordinari… Cannavacciuolo abita il presente come trasognato fingendo una distrazione che è un ricamo, o uno sberleffo, come quelli di cui erano capaci Totò, Eduardo e, l’ultimo, Massimo Troisi. La Repubblica, Alvise Sapori

… la scena colmata dalla bravura di Cannavacciuolo che con questo recital ha confermato le sue doti di attento e raffinato difensore del varietà. Secolo d’Italia, R. Fantozzi 

L’eclettismo, la duttilità, la sensibilità e l’indubbia bravura di Gennaro Cannavacciuolo sono la garanzia di uno spettacolo di rara eleganza e di ricerca accurata e fedele alla vita della grande artista. Milano Post, N. Neme

"Uno straordinario spettacolo, di Gennaro Cannavacciuolo, sorprendente e meraviglioso..."

"Prosegue poi con i numerosi applausi ed i “gridati” BRAVO provenienti dal pubblico in sala..."

"A spettacolo finito Cannavacciuolo non ha potuto lasciare il palcoscenico per le richieste del bis reclamate dal pubblico..." Mondopressing, Lucia Ferrigno

Grande Cannavacciuolo nei panni di Milly. Applausi dunque per Cannavacciuolo, questo meraviglioso chansonnier che senza tradirla ce la restituisce più viva che mai in un concerto indimenticabile. Il Giornale, Enrico Groppali

Ancora una volta, Gennaro Cannavacciuolo si conferma splendido e raffinato difensore di un colto ed elegante recupero del varietà. L’Avanti , M.S.

Questo è uno straordinario spettacolo di Gennaro Cannavacciuolo… Efficacissimo come Gennaro, straordinario attore e cantante, muove i panelli in palcoscenico che si riferiscono alla vita della grande artista di cui Cannavacciuolo racconta la storia con assoluta dominanza della musica ma anche del teatro. Il Mattino, F.A..

… l’emozione della sua voce va venire i brividi… e lui come sempre è di una bravura eccezionale… Giornale d’Italia, A. De Martino

Cannavacciuolo con sincero affetto e grande mestiere fa rivivere Milly nelle canzoni e nei gesti... [...] Uno spettacolo non solo per i cultori di Milly, ma per tutti gli amanti del varietà di classe. Duels, Marì Alberione

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Manager Cinema e TV

Manager Teatro ed Eventi

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