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Blog - il caso Weinstein

Si è parlato molto, e si continua tuttora, del caso Weinstein. Vorrei esprimere un mio parere forse un po’ diverso, ma credo sia giusto farlo dinnanzi a tante donne che, ogni giorno, trovano la forza ed il coraggio di ribellarsi contro questi soprusi e dinanzi ad un sistema consolidato e spesso tacitamente “ammesso”; specialmente in certi ambienti….

Non dubito che molte donne, specialmente se giovani, possano rimanere soggiogate dal uomo di potere, dalla sua forte personalità e magari ancor più se avvenente. Tuttavia, a meno di non essere costrette con la forza, ritengo che nella stragrande maggioranza dei casi la donna possa ribellarsi e denunziare. Ovviamente, questo avrà delle conseguenze: magari ti giochi il posto, la carriera, oppure affronti un processo faticoso e forse anche inutile ahimè… Però, ti sei opposta.

Nel caso specifico, quello che mi lascia molto perplesso è che, alla fin fine, non solo tutti sapevano di Weinstein e ciononostante lo cercavano ed appoggiavano, ma tutte quelle che “ci sono state” e che ora lo denunciano dopo 15-20 anni hanno fatto carriera: ed anche una bella carriera! Peggio ancora: sembra che molte siano state al gioco ripetutamente, per anni, per comodo evidentemente, salvo poi denunciare “il porco”.

Perché si, Weinstein è sicuramente orripilante, senz’ombra di dubbio, così come lo sono tutti gli uomini che si comportano in modo tale. La donna non è un oggetto di piacere e va rispettata, sempre, cosa che vale comunque per ogni essere umano, sia donna o uomo.

Penso quindi che le vere vittime dei tanti Weinstein in circolazione non siano tanto quelle che poi hanno fatto carriera, ma quelle invece che hanno avuto la forza di ribellarsi e, proprio per questo motivo, non hanno fatto carriera!

Mi chiedo anche: chissà quante belle e brave attrici sono a noi sconosciute per un loro rifiuto? Quante rimaste nell’anonimato, rinunciando ai loro sogni, per non essere state “al gioco”?

Ed infine, una postilla: sappiate che questi “porci” esistono pure nel campo maschile… e sappiate che anche i maschi sanno e possono dire “no”. Ve lo garantisco!

Leggi anche post successivi del 18 novembre e del 20 dicembre

 

Ultima modifica ilMercoledì, 20 Dicembre 2017 22:04
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2 commenti

  • claudia
    claudia Lunedì, 13 Novembre 2017 18:41 Link al commento

    sono d'accordo in parte,le donne che hanno detto di no hanno più amor proprio,sanno che possono essere felici anche facendo altro,ma resto dell'idea che anche quelle che non si sono sentite di rinunciare alla carriera,ai loro sogni,sono comunque vittime, perchè hanno subito qualcosa che non volevano fare in cuor loro. Diverso è il caso di quelle donne che si offrono volontariamente agli uomini di potere per avere la strada spianata .Questa è vera prostituzione.

  • Duke Dearth
    Duke Dearth Lunedì, 13 Novembre 2017 18:25 Link al commento

    Commento argunto e molto intellgente, misurato e motivato. Disanima veramente di livello superiore

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