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Gennaro Cannavacciuolo

Gennaro Cannavacciuolo

Attore e cantante italiano, lavora in teatro, cinema, tv e in molte operette. Vincitore di numerosi premi, fra cui il premio ETI 2009.

URL del sito web: https://www.gennarocannavacciuolo.com

Le Tre verità di Cesira

Pubblicato in Recensioni

La scenografia essenziale, semplice, ma ben costituita, focalizza l’attenzione del pubblico sul noto attore napoletano. Cannavacciuolo che sfodera tutta la sua abilità istrionica, mostrando un’innata inclinazione alla comicità, accompagnata da una studiata introspezione psicologica del personaggio di Cesira.

Il patto di fiducia con il pubblico riesce, grazie all’abilità dell’ attore nell’ interagire con il pubblico, dosando sapientemente ritmo e toni. Nella sua interpretazione emerge la salace ironia delle narrazioni della protagonista, ma soprattutto il carattere di una donna che ha bisogno di parlare di sé, incapace di sopportare l’indifferenza di chi le sta intorno, che siano i vicini di casa o il marito. Dietro il riso e l’ ironia c’è, però, un fondo di malinconia e di solitudine che vena di sottili sfumature psicologiche lo spettacolo.

Gennaro Cannavacciuolo si mostra vera anima e forza motrice dello spettacolo. Capace di giocare sempre con ironia sull’ambiguità del suo personaggio e di tenere sul filo gli esiti dei propri racconti, anche se spesso interrotti da piacevoli incisi, l’attore riesce così a coinvolgere la platea ed appassionarla in un crescendo di intensità.

Le tre verità di Cesira al Teatro dell’ Angelo è uno spettacolo d’intrattenimento piacevole e divertente, adatto a tutta la famiglia, e in particolare a chi vuole unire alla semplice risata, la visione di un attore eccezionale, degno dell’antica tradizione partenopea.

 

Teatro.Org, Debora Bora, 10.11.09

 

 

Il grande Gennaro Cannavacciuolo, chi meglio di lui avrebbe potuto interpretare Cesira? Amato personaggio delle scene nazionali è stato sempre delizioso, lucido magnifico Caronte attraverso la storia, conducendo all’interno dei meandri, delle paure, delle risa, parte della stessa parte.

Il Corriere di Firenze, Tommaso Cimenti, 05.06.04

 

 

Il tocco decisivo viene dalla straordinaria e nello stesso tempo sapiente e godibilissima interpretazione di Gennaro Cannavacciuolo….

Il Mattino, Enrico Fiore, 24.01.04

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Ufficio Stampa

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Ancora una volta il pubblico ha lodato il brillante testo e la bravura di Gennaro Cannavacciuolo….

Roma, M.G. Poggiagliolmi, 23.01.04

 

 

Gennaro Cannavacciuolo che attraversa abilmente i tanti registri del testo: dal comico al grottesco, dal leggero al tragico con rigore e precisione attoriale.

Il Corriere de Mezzogiorno, Natascia Festa, 23.01.04

 

 

[Gennaro] dà voce e baffi alla travolgente Cesira con talento sfumato e corposo… raccogliendo calorosi applausi

L’Unità, Sara Mamone, 06.10.00

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Le tre verità di cesira 1990-2008

Pubblicato in Teatro

Autore: Manlio Santanelli

Regia: Angelo Savelli

 

Oltre 500 repliche

 

Descrizione:

“Le tre verità di Cesira" è un monologo comico nel quale la protagonista - una venditrice di limonate nei vicoli della Napoli dei quartieri spagnoli - racconta ad uso e consumo di un supposto cameraman del “telegiornale” tre diverse versioni a giustificazione della presenza di un folto paio di virilissimi baffi sul suo “corpo di donna, femminile". Tre racconti decisamente surreali, dove la comicità vira spesso verso il grottesco, aprendo squarci amari sulla verità… Ma verità di che? Verità della condizione esistenziale della protagonista? Verità della condizione sociale del sottoproletariato napoletano? Verità pirandelliana dell’ambiguità del linguaggio e della comunicazione umana? La particolarità della messa in scena di Pupi e Fresedde consiste nell’aver affidato il personaggio della donna baffuta ad un interprete maschile, il bravissimo Gennaro Cannavacciuolo, riconducendo questa Cesira all’interno di una lunga galleria di ritratti di “mostri ermafroditi”, di “matrone virili” di cui è ricca la tradizione napoletana dall’antica Opera Buffa fino ai vari De Simone, Ruccello e Moscato.

 

Recensione

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Volare - oh oh concerto a Domenico Modugno 2010-2022

Pubblicato in Teatro

Spettacolo Volare: ripresa 2010-2022 (debutto 1987 con Domenico Modugno). Recital con pianoforte, violoncello e sax-clarino contralto. 

Regia: Marco Mete; movimenti coreografici: Leda Lojodice

 Oltre 600 repliche dal 2010

Definito dalla critica “un autentico gioiello”, lo spettacolo dal titolo “Volare” è tutto dedicato a Domenico Modugno: un tuffo emozionante nella storia della grande canzone italiana.

Lo spettacolo nasce con la collaborazione di Domenico Modugno nel lontano 1988: dopo un mese di repliche, è poi rimasto “nel cassetto” sino al 2010 quando è stato ripreso in una versione arricchita, ma sempre secondo le indicazioni date a suo tempo dal grande cantautore.

Il recital di Gennaro Cannavacciuolo propone in una reinterpretazione personale le varie strade musicali percorse da Modugno.

Nella prima parte, via con le canzoni dialettali e macchiettistiche, da “O ccafè” a “La donna riccia”, da “La cicoria” e “U pisci spada”, alla più famosa “Io mammeta e tu”; fino ai monologhi teatrali e al suggestivo dialogo tra madre e figlio tratto dalla commedia musicale “Tommaso D’Amalfi” di Eduardo de Filippo, eseguito con l’apporto della voce registrata di Pupella Maggio che volle dare il suo contributo a questo spettacolo.

Nella seconda parte da atmosfera brechtiana, largo alle canzoni d’amore più famose lanciate da Modugno come “Vecchio frac”, “Tu si na cosa grande”, “Resta cu mme” e così via sino all’ormai inno nazionale “Nel blu dipinto di blu”, cantato e danzato a mo di Tip Tap alla maniera di Fred Astaire.

Uno spettacolo coinvolgente ed interattivo, applaudito dalla critica più esigente, che propone un alternarsi sottile di momenti comici e di alcuni più melanconici, di aspetti gioiosi e di suggestive evocazioni poetiche; uno spettacolo in cui Gennaro Cannavacciuolo miscela il pathos di Di Giacomo al realismo triste-ironico di Eduardo, approdando con successo ad una comicità teatral-musicale dai mille volti.

Recensioni

Tournée spettacolo

 

 

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Le 5 Rose di Jennifer

Pubblicato in Recensioni

Anna, in tailleur e cappello sul perbene spinto, isterico per le peripezie del suo gatto, esagitata tipo De Havilland nella Fossa dei Serpenti, di cui Gennaro Cannavacciuolo crea un magistrale ritratto.

La Repubblica, Franco Quadri, 15.11.01

 

 

.. il grande attore-cantante Gennaro Cannavacciuolo, nel ruolo che fu di Franceschi.

Roberto Incerti, La Repubblica, 04.12. 01

 

 

mentre il bravissimo Gennaro Cannavacciuolo dà vita a un’Anna minacciosamente inquietante, tagliente e altrettanto disperata.

Corriere della Sera, Magda Poli, 04.11. 01

 

 

E’ bravissimo , talentuoso, Gennaro Cannavacciuolo nel ruolo di Anna.

Il Mattino, Enrico Fiore, 01.11.01

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