Blog-Quando-ci-lascia-un-vip
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Come molti, anzi tantissimi, sono ormai sui socials, facebook, instagram, su youtube e curo alla meno peggio questo modesto blog. Noi artisti viviamo di “visibilità” e sono in tanti che mi hanno esortato a farlo: e devo dire che sono loro grato. Da quando sono più presente sulla “grande rete”, ho in effetti un seguito maggiore, anche contatti da parte di operatori e nuovi “fans”: insomma il risultato è positivo, almeno sino ad ora.
Tutta questa premessa, quindi, per sottolineare che comprendo l’esigenza della visibilità personale, soprattutto per un artista. Tuttavia, sono e rimango contro la ricerca visibilità ad ogni costo, anche da parte di molti colleghi, e soprattutto in caso di decesso di un “VIP”. Una cosa in particolare mi infastidisce veramente tanto: l’ipocrisia.
Ci sono persone che per anni parlano malissimo di qualcuno, persino lo osteggiano se possono, insomma, hanno un atteggiamo dichiaratamente ostile. Muore questo qualcuno ed ecco a pubblicare una foto del defunto, magari proprio un selfie con lui, a scrivere auguri di “buon viaggio”, espressioni commosse e a raccontare un aneddoto che lo riguarda. Perché???
E vi assicuro che sono in tanti a farlo! Negli ultimi anni, sono molti i colleghi che ci hanno lasciati ahiné. Chi dal carattere notoriamente dolce, remissivo e generoso, chi dall’atteggiamento notoriamente saccente, meschino ed opportunista. Inutile prenderci in giro: in questo mondo, ci sono persone che riteniamo buone o cattive, altruiste oppure aride. Ed ognuno di noi lega con chi più sente vicino a sé. Ora, se una persona non lega affatto con un qualcuno trovandogli mille difetti e parlandone male per anni, perché ritiene di doverlo quasi osannarlo da morto con tanto di foto, cuoricini e fiorellini vari su facebook???
Ditemi voi…
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12 commenti
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Antonello Buzzi Lunedì, 17 Dicembre 2018 11:52 Link al commento
Tutto vero. Molti sono pronti a tutti per apparire. Pure a farsi un selfie con il morto!!!! Comunque è tutta gente che non vale un c....zzo.
Bel blog, complimenti per la Sua Arte. -
Maria Assunta Chiodi Lunedì, 17 Dicembre 2018 09:14 Link al commento
È un fenomeno ampiamente diffuso anche tra i "comuni mortali"... Non esiste lo stronzo che una volta morto diventa santo! Per me la verità é che il defunto gli era scomodo in vita e da morto non é più un elemento di disturbo... Sicché, caro maestro, saró molto semplicistica e banale, ma per me trattasi di pura e semplice invidia... E la morte, come da buon partenopeo mi insegni, é 'na livella... Appiana tutto... Spesso anche la ferocia degli animi...
Poi c'é anche il fenomeno del protagonismo e della megalomania... Non a caso ultimamente ho letto di alcuni artisti che addirittura hanno fatto dei fotomontaggi per postare nei vari social la propria immagine insieme a Bertolucci... Ma questi so'ragazziiiiiii!!! Ti auguro una bella giornata, Gennaro!