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Blog – addio a Dario Antonello

Ho appreso ieri della morte di Dario Antonello e mi sono rattristato molto. Una morte triste, intempestiva, probabilmente evitabile. Un uomo di 39 anni, scrittore, librario ed editore raffinato, trovato riverso sulla scrivania della sua libreria, che lascia sua figlia piccola e sua moglie. Antonello era un intellettuale, un poeta e gestiva a Macerata la splendida libreria Scaramouche. Aveva poi anche fondato la casa editrice Giometti&Antonello, di ispirazione umanistica, specializzata nella pubblicazione di testi letterari, filosofici ed artistici, sempre attenta ai grandi pensatori moderni mai tradotti. E proprio uno di questi, uscito di recente, mi è rimasto impresso: LSD, ovvero il carteggio tra lo scrittore e filosofo tedesco Ernst Jünger e il chimico svizzero, scopritore del LSD, Albert Hofmann. I due amici hanno sperimentato l’acido per motivi sicuramente più “aulici” rispetto a quanto fece successivamente la beat generation e relativa cultura dello sballo e disagio esistenziale e sociale. Un viaggio incredibile nei loro “viaggi”, nel senso di profondo smarrimento provato e ai relativi quesiti esistenziali che ne scaturiscono. Alla domanda se fosse credente, ecco la risposta di Hofmann: «Bisogna intendersi sul significato della parola religione. Come chimico Le dirò che più si va a fondo, più si indaga nel piccolo e piccolissimo, più si ha la necessità di ammettere un principio spirituale. Che cosa tiene insieme gli atomi? Che cosa li organizza? Se ammettere questo principio è religione, allora sì, sono religioso».

E la conclusione che suona come un monito: stare lontano dalle droghe.

Casa editrice Giometto/Antonello

Ultima modifica ilMartedì, 24 Ottobre 2017 18:01
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