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Gennaro Cannavacciuolo

Gennaro Cannavacciuolo

Attore e cantante italiano, lavora in teatro, cinema, tv e in molte operette. Vincitore di numerosi premi, fra cui il premio ETI 2009.

URL del sito web: https://www.gennarocannavacciuolo.com

Blog- un eccellente teatro per bambini

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Vorrei segnalare a tutti gli amici di Ginevra e dintorni, il magnifico Théâtre Topffer un luogo di autentica poesia per i bambini.

Adiacente ad una scuola primaria, con una struttura in legno, molto accogliente, la programmazione e qualità delle proposte di questo teatro è assolutamente stupefacente: poche volte mi è capitato di trovarla in Italia ed in altri paesi.

Le opere proposte, la regia, i costumi, la sceneggiatura, la musica, la scenografia, la modalità di interazione con il pubblico, gli attori, insomma, tutto è curato nei minimi particolari con l’obiettivo di avvicinare in modo ludico, coinvolgente ed intelligente i bambini alla grande letteratura ed alla Storia, stuzzicandone la curiosità.

Appena posso ci porto mio figlio il quale, a distanza di mesi, si ricorda di quanto visto riproponendomi spezzoni nello spettacolo.

Notevole!

Sito internet Teatro Topffer

 

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Blog- meravigliose fragranze

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Delicato o deciso, floreale od agrumato, dolce o aspro, sempre portatore di storie e ricordi, dagli effetti sinestetici spesso prorompenti nonché emozionanti, un buon profumo fa parte integrante del nostro essere, della nostra vita. Proprio in occasione della mia visita a St- Paul de Vence ho avuto modo di imbattermi in un profumiere assolutamente unico: la Maison Godet.

Fondata del 1901 da Julien-Josep Godet, la Maison Godet è stata a lungo considerata il must della raffinatezza, anche grazie a Henriette Darricarrère (la musa di Matisse) che faceva uso dell’eccelsa Folie Bleue, nonché alla moglie di Pierre Bonnard per cui fu creato Fleurs de Reine. Una gamma di profumi inspirati all’arte pittorica ed in rottura con i gli standard della Belle Epoque, per cui venivano ricercate ed adoperate esclusivamente materie prime naturali, locali e di altissima qualità. Come nel miglior copione di un film di successo, qualche anno fa la giovane Sonia, pro-nipote di Julien-Joseph, facendo ordine in una vecchia soffitta, ha ritrovato in vecchi bauli tutto il materiale e le formulazioni del bis-nonno.

Già attiva nel campo presso un’importante brand internazionale di profumi, con grande coraggio e capacità imprenditoriale, Sonia ha così deciso di mettersi in proprio e di rilanciare l’attività nel solco della tradizione familiare, adoperando fiori tipici del luogo ed in particolare la Rosa di Grasse, coltivata con la tecnica dell’estrazione a freddo.

Credetemi, nulla a che fare con i prodotti commerciali! Anche una persona non esperta, percepisce immediatamente la struttura di ogni profumo, la sua naturalezza ed unicità.

Auguro un grande successo a Sonia ed un prosperoso futuro a marchio Godet!

Maison Godet

Pagina Facebook

 

 

 

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Blog-coincidenze a St-Paul-de-Vence

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La Costa Azzurra ha il suo fascino e sono molte le cose da vedere. Ma il mio cuore ne predilige una su tutte: St-Paul de Vence.

Meta di tanti artisti, fra cui Yves Montand che ho sempre ammirato per la tempra e carriera ed ha cui ho dedicato uno spettacolo (vedi spettacolo su Yves Montand).

Arroccato nell’entroterra, St-Paul de Vence dista circa 30 km da Nizza. Trattasi di un piccolo borgo medioevale, risalente al XIII° secolo, sede della famosa Fondation Maeght, un moderno e preziosissimo museo, destinatario delle collezioni private di Matisse, Mirò e Chagall (sepolto a St-Paul d’altronde).

Altra meta obbligata: l’hotel ristorante la Colombe d’Or, dove Yves Montand e Simone Signoret si incontrarono. Un’emozione incredibile varcarne il portico, visitarne il cortile ed ammirarne i numerosi quadri novecenteschi donati da molti artisti ospiti.

Dopo la Colombe d’Or, si varca la Porte Royale risalente al ‘200, ed eccoci all’ingresso del paese.

E’ un susseguirsi di negozi d’arte e di boutiques raffinate: quadri, sculture, antichità, ma anche di enoteche, specialità provenzali, vestiti dalle stoffe e tagli ricercati, negozi di erbe provenzali, specialità gastronomiche… insomma, nonostante il numeroso afflusso di visitatori, nulla che abbia attinenza con i soliti volgari gadget acchiappa-turista perlopiù di provenienza cinese!

Nella parte alta di St-Paul, ecco la chiesa gotica con il suo dipinto attribuito al Tintoretto nonché il museo storico, mentre nel suo punto più basso, il cimitero con la tomba di Marc Chagall.

E lungo tutto il camminamento delle mura difensive, un panorama d’eccezione sulla vallata, sino al mare…

St-Paul, tenuta i modo eccelso, è quindi un concentrato d’arte e di offerta di qualità, meta di molti artisti che ne hanno fatto un vero e proprio focolaio culturale, lasciandovi un segno tangibile: oltre ai pittori ed attori sopraccitati, Clouzot, Prévert, Cayatte, Baldwin e molti altri vi presero residenza.

Coincidenza divertente: ero alla ricerca di un ristorantino tranquillo quando, passando in una viuzza laterale, scopro il ristorante degli “Artisti”. Un unico tavolo libero, denominato “Yves Montand”…. mi ci sono precipitato e ho potuto degustare un’ottima crêpe!

 

 

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Blog–Nando Citarella e Ciccio u’ Brigante

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E’ stato un bell’incontro, e totalmente inatteso, quello con Nando Citarella con cui avevo lavorato anni addietro. Ritrovarsi nel pubblico ad applaudirlo mi ha fatto davvero piacere e l’ho fatto con forza. Si, perché Nando è un vero artista, dal percorso coerente, di fedeltà verso la propria arte, di amore verso la propria cultura, oltreché emozionante.

Più di tutti mi hanno colpito la Tarantella d’a Fatica e Brigante se more (la canzone di Ciccio u’ Brigante).

La caratteristica di Nando Citarella è quella di riproporre brani popolari antichi, ma non per questo desueti, esaltandone la funzione.

In effetti, da sempre, il canto, la danza, le melodie, la voce hanno accompagnato i momenti salienti delle nostre vite: si canta (si cantava) per invocare gli Dei e quindi per pregare, si canta quando si ama, per superare le fatiche, per tristezza, ma anche per festeggiare, per tranquillizzarsi (ninna nanna). Una canzone popolare è portatrice di significati, di valori, di sentimenti, di elementi aggregativi di una comunità, di abitudini, di canoni estetici: insomma, rispecchia, in piccolo, un frazione di umanità in un contesto storico.

Con innata simpatia e l’ausilio degli strumenti musicali tradizionali, Nando trasmette al suo pubblico la conoscenza del patrimonio musicale del Sud Italia, paragonandoli ad altre espressioni di stampo Mediterraneo, finanche persiane, evidenziando un legame vivo tra le culture, il loro passato e la loro storia locale.

Non a caso, il fulcro di tale patrimonio è la cultura partenopea, quella di un popolo di migranti, ricco di impronte e storie diverse, un crocevia incredibile dove lì solo esiste conciliabilità tra storia, mito, costume, linguaggio, cultura e tradizioni musicali.

Due esempi: la Tarantella, espressione della Magna Grecia, voce dei contadini in un ballo terapeutico.

La Tarantella da fatica

Ed il Brigante d’o sabir, la storia di Ciccio u’ Brigante, che Nando propone in due parti: una prima in napoletano, l’altra in sabir, l’antica lingua franca dei porti del Mediterraneo su un tema tradizionale ebraico. 

Una passeggiata sonora tessuta con sapienza, miscela di passato e presente, di musica antica, di espressioni colti e popolari, di melodie mediorientali e ritmi tradizionali popolari dalla Spagna all’Egeo, sino al Vesuvio.

  

Nando Citarella

Lingua Sabir

Progetto Café Loti

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