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Blog – chi era Pulcinella?

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Ecco a voi parte della mia collezione di Pulcinella, di cui buona parte è firmata dal grande artisa ed amico Lello Esposito. So che tanti potrebbero non capire, o addirittura sorridere, a tale visione, dinanzi all’attaccamento di noi napoletani a Pulcinella, ma a lui ci lega radici profonde ed è un po’ il nostro riflesso.

Si, perché Pulcinella, la maschera per eccellenza, racchiude tutte le contraddizioni della nostra terra, unitamente ad una grande voglia di riscossa del popolo vittima di mille soprusi dalle dominazioni susseguitesi. E’ un servitore furbo e scaltro, dall’indole svogliata, che si arrabatta per sbarcare il lunario, adattandosi a fare di tutto: contadino, oste, ladro, saltimbanco, pizzaiolo, ciabattino, venditore. Gira continuamente per i vicoli della città, in cerca di espedienti e prendendo in giro i più ricchi, sottraendo loro quanto possibile.

Pulcinella è snervante, rumoroso, invadente, irrequieto, ma Pulcinella intenerisce anche per una sua forma di ingegnosità e di ironia, per una sua ingenuità e per la melancolia e il dramma che si celano dietro la sua maschera. 

Le sue origine sono antiche e le fonti non sono concordi in merito: chi lo fa risalire al 700 durante il regno dei Borboni, chi al 500, grazie a Silvio Fiorillo, nell’ambito della Commedia dell’Arte, chi ancora addirittura al 400 a.C., accostandolo alla figura del servitore Maccus, dal naso lungo.

In fondo, poco importa perché di certo, Pulcinella è radicato in noi, è il simbolo della cultura napoletana di cui rappresenta lo spirito pieno di contraddizione: per questo, forse, suscita sempre simpatia.

Esiste ad Acerra il museo di Pulcinella dove il visitatore potrà documentarsi compiutamente su questo curioso personaggio.

Qui sotto un pulcinella particolare…. Chissà qualcuno indovina cosa rapppresenta??? 

Museo di Pulcinella

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