Blog–parole brutte
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Non so se capita anche a voi, ma trovo che esistono delle parole brutte. Non parlo di parolacce (che sono comunque anch’esse brutte e che non amo né pronunciare né sentire), né di parole dal significato negativo, ma di parole che mi stanno proprio antipatiche. Parole che non amo usare e che se pronunciate dal mio interlocutore, fanno scaturire in me una sensazione di fastidio, quasi di repellenza…
Ecco quelle più irritanti che mi vengono in mente:
ciabatta, tapparella, cacofonico, satollo, prosopopea, callifugo, pannolone, gattabuia, leccornia, salva-slip, saccoccia, casseruola, grattachecca, contumacia, dirimpettaio, almanacco, maritare, cuccagna, pusillanime, sganasciarsi, unguento, prepuzio, lucernario e citrullo.
Sarei curioso se ciò capita anche a voi e quali sono le parole che vi indispongono.
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3 commenti
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Irene Venerdì, 17 Febbraio 2023 15:11 Link al commento
Le parole che mi recano fastidio sono, "porro" e "pustola".
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Betty Maggi Lunedì, 08 Gennaio 2018 17:58 Link al commento
Buonasera Gennaro.
Quelle elencate da te hanno almeno un significato proprio e per alcune si possono trovare dei sinonimi. Personalmente, la parola che mi indispone al punto da dover trattenere la reazione quando la sento è "ATTIMINO" (grrrrrrrrrr). Non la reggo proprio: non ha senso, sembra una presa in giro. Un attimo è già di per sé incalcolabile.Quando mi sento dire "è un attimino impegnato" mi vien voglia di rispondere:"bene, allora adesso è libero! L'attimino è già trascorso".
Non entro nel merito degli inglesismi e delle parole derivate dall'inglese (matchato, switchato ....etc. etc.) Queste nemmeno le considero, faccio finta di non sentirle e non conoscerne il senso. Amo la nostra lingua e vorrei conoscerla tanto di più.