Blog–parole brutte
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Non so se capita anche a voi, ma trovo che esistono delle parole brutte. Non parlo di parolacce (che sono comunque anch’esse brutte e che non amo né pronunciare né sentire), né di parole dal significato negativo, ma di parole che mi stanno proprio antipatiche. Parole che non amo usare e che se pronunciate dal mio interlocutore, fanno scaturire in me una sensazione di fastidio, quasi di repellenza…
Ecco quelle più irritanti che mi vengono in mente:
ciabatta, tapparella, cacofonico, satollo, prosopopea, callifugo, pannolone, gattabuia, leccornia, salva-slip, saccoccia, casseruola, grattachecca, contumacia, dirimpettaio, almanacco, maritare, cuccagna, pusillanime, sganasciarsi, unguento, prepuzio, lucernario e citrullo.
Sarei curioso se ciò capita anche a voi e quali sono le parole che vi indispongono.