Blog-storia-vera-di-un’ingiustizia-subita-da-giovane
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Oggi vi racconto una storia vera capitatami tanti anni fa, nel 1986: ero giovane, pieno di entusiasmi, di energie e credevo (molto più di ora) nella correttezza delle persone…
Stavo a Roma quando un’amica mi chiamò, consigliandomi di presentarmi ad un concorso per comici: un evento di una certa importanza per un giovane, organizzato nel teatro Sistina e presieduto da alcuni “VIP” in giuria.
Ero molto scettico se parteciparvi o meno, in quanto non sono mai stato un comico: so essere un attore comico, ma “fare il comico” è altra cosa. Tuttavia, quest’amica, assistente all’organizzazione e mia “fan”, mi convinse.
Il regolamento chiedeva di portare due monologhi. Io, invece, portai due canzoni ironiche, con alcuni elementi di improvvisazione che prevedevano il coinvolgimento del pubblico; tra l’altro, questi pezzi fanno ancora oggi parte del mio repertorio e riscuotono sempre notevole successo.
Insomma, anche se dubbioso, inizio le selezioni e, a mio grande stupore, dopo 4 fasi eliminatorie arrivo in superfinalissima e termino al secondo posto.
L’assistente alla produzione ci rimane malissimo. Era infatti presente alla discussione fra i giurati e, a suo dire, un “VIP” si oppose in modo decisivo e contro tutti, seppure con argomentazioni apparentemente non pertinenti: non meritavo il primo premio. Dato che si trattava di una persona già molto nota allora, reduce di grossi ruoli e popolarità, alla fine, la giuria si allineò ed ottenni così il secondo posto.
In tutta franchezza, io non ci rimasi male, anzi, ero già molto stupito di essere arrivato in finalissima dato che ero l’unico a non ritenermi un “comico” per l’appunto.
Ma ecco che arrivò la sorpresina….
Due-tre settimane dopo il concorso, mi chiama un amico: “vai subito a comprare Il Messaggero…”.
Il Messaggero annunciava l’avvio della tournee proprio di quel “VIP” della giuria e nel cui repertorio venivano citate le due canzoni che avevo portato a concorso….. due pezzi a dir suo “innovativi”, che avrebbe “scovato” di recente in un archivio storico… Insomma ecco svelato l’arcano del mancato primo premio. Dato che al vincitore si prospettava la promozione mediatica dei pezzi portati a concorso, il “VIP” non avrebbe più potuto farli passare per suoi in anteprima…
Allora sì, ci rimasi malissimo, e capii subito quanto la mia strada sarebbe stata in salita: giovanissimo, senza appoggi né soldi, all’inizio della carriera, cosa potevo fare?
Oggi, la tecnologia è perlomeno di ausilio: con un video, un post puoi documentare e datare una creazione; allora era più complicato.
Ho voluto raccontare questa storia volutamente senza dar riferimenti precisi: è passata molta acqua sotto i ponti, ne ho viste molte altre in questi lunghi anni, belle e brutte; né è mio intento parlare male di una persona ora abbastanza anziana, un tempo quasi caduta nel dimenticatoio ed ora tornata un po’ a galla, grazie a qualche operazione ed operatore di dubbio gusto...
Però, per farvi capire, come a volte è difficile per un giovane che, umilmente, cerca la sua strada, con onestà e fatica, senza scorciatoie e mettendoci la proprio faccia anche con coraggio. Proprio per questo, ho sempre piacere a sostenere/consiliare dei giovani artisti volenterosi quando me lo chiedono: tarpare loro le ali precocemente, per timore di non brillare abbastanza, testimonia di grande egoismo e cattiveria, l’opposto dei valori che l’Arte e che un Artista dovrebbero veicolare.