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Blog–Beethoven in fuga

190 anni fa ci lasciava un genio, un colosso della musica: Beethoven.

Ho potuto assistere di recente ad un bellissimo concerto nella chiesa Aracoeli in Roma: l’Orchestra sinfonica di Salerno “Claudio Abbado” diretta dall’eccellente Japoco Sipari di Pescasseroli. Dopo una prima parte con musiche di Saint-Saens, fra cui il concerto n. 1 per violoncello op. 33 con il solista Giuliano de Angelis, ecco l’attesa sinfonia numero 7 di Beethoven.

La 7° sinfonia è meravigliosa e sin troppo complessa in questa sede da commentare:  vi rimando a quest’ottima guida all’ascolto .

Vorrei invece comunque condividere un brano che mi procura n’autentica gioia interiore quando lo ascolto, una sorta di “godimento intellettuale dei sensi”: si tratta della sonata Hammerklavier, ed in particolare della sua fuga.

La propongo perché quest’opera è forse meno nota al “grande pubblico” ma di certo si tratta di una composizione MONUMENTALE, di enorme potenza espressiva, di grande bellezza: la testimonianza della genialità ed unicità di Beethoven con, a mio giudizio personale, una dimensione in più di quella materiale e psichica….

La fuga della Hammerklavier - Valentina Lisitsa
Ultima modifica ilSabato, 02 Dicembre 2017 09:37
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