Blog - Ognissanti - il mio Santo
- dimensione font riduci dimensione font aumenta la dimensione del font
- Stampa
Come molti già sapranno, sono napoletano e, pertanto, il mio santo patrono è San Gennaro. Anzi, per la verità, sono puteolano e dovrei quindi essere devoto a San Procolo. Invece, mi sento più legato a San Gennaro, avendo vissuto molto a Napoli e amando molto questa città. Tuttavia, in fondo al cuore ed alla mente, vi è posto per qualcun altro: per San Raffaele, arcangelo. San Raffaele, nell’etimologia ebraica (Rafa-El) significa colui che guarisce ed è quindi simbolo di salute e di amore, rappresentato dai pesci e dai medicamenti. Per i cattolici, oltreché essere il patrono dei farmacisti, profughi, viandanti e sposi, è anche quello dei giovani. Infatti, i giovani che lasciano la casa familiare vengono affidati a San Raffaele.
Raffaele, poi, era il nome del mio amato papà: un papà dolce, buono e affettuoso; ed era un pescatore.
Raphael è poi il nome che ho voluto dare a mio figlio. Una cosa mi ha anche colpito moltissimo: quando siamo andati a fare il primo controllo ecografico, il medico stimò che il concepimento era databile al 24 ottobre. Ed il 24 ottobre è proprio SAN RAFFAELE!
Una circostanza che mi ha impressionato e che mi fa sentire molto vicino a questo arcangelo che troverete sotto dipinto da Cima da Conegliano, tra i santi Niccolò e Giacomo.