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Gennaro Cannavacciuolo

Gennaro Cannavacciuolo

Attore e cantante italiano, lavora in teatro, cinema, tv e in molte operette. Vincitore di numerosi premi, fra cui il premio ETI 2009.

URL del sito web: https://www.gennarocannavacciuolo.com

Blog–Vedova – la creazione dei costumi

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Con questo spettacolo incontro, finalmente dopo alcuni anni, un carissimo amico, grande artista e professionista, con cui avevo già lavorato per la RAI, in occasione della trasmissione Il Paese delle sirene e Terno secco, importanti appuntamenti trasmessi in Eurovisione.

Originario della bellissima Sorrento, Giuseppe Tramontano nasce come costumista teatrale ed il suo talento gli apre le porte della moda, del cinema e della televisione. Sono numerose e prestigiose le sue collaborazioni con Carla Fracci, Lina Sastri, Loretta Goggi, Amy Stewart, per la Signora delle Camelie (Canale 5), Una Notte per Caruso (RAI 1), Pompei (Mediaset), La fidanzata di papà, The Clan e per il concerto di Capodanno al Teatro della Fenice per citarne solo alcune.

Grande orgoglio e merito di Giuseppe è poi soprattutto la sua linea dedicata alla danza: ricordiamo che egli ha disegnato costumi indossati dall’ineguagliabile Rudolf Nureyev e che è stato insignito dell’Oscar per la danza 2017 (vedi alcune foto a fondo pagina).

Ad oggi, l’Atelier Tramontano è quindi un punto di riferimento assoluto per gli amanti del gusto, dello stile e dell’innovazione: un punto di incontro dove creatività, artisticità, eleganza, entusiasmo e cordialità sono ingredienti essenziali per dar vita a creazioni uniche.

A Roma, il punto vendita Tramontano ed ufficio si trovano in via Aurelia 477.

Sono quindi più felice che Giuseppe abbia accettato di disegnare i costumi di Allegra era la Vedova? di cui vi mostro in anteprima alcuni bozzetti….

 

Sito Internet Atelier Tramontano

Pagina Danza Tramontano

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Blog–Il Circeo di Anna Magnani

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Sono stati versati fiumi di inchiostro su Anna Magnani, in primis sul suo immenso talento di attrice, sulle sue interpretazioni ineguagliate, sulla sua rara e profonda umanità, quasi palpabile attraverso lo schermo, sui suoi amori, sul suo carattere, sul suo unico figlio, sulla sua casa del Circeo tanto amata.

Una donna così “pubblica” Anna ed al contempo di indole così intima, forte e fragile.

Ho sempre amato ed immensamente stimato questa grande artista, così genuina seppur avvezza ad un’intensa vita mondana, per anni a fianco a tutto il gotha cine-televisivo internazionale degli anni d’oro del 50-60.

Vi lascio quindi immaginare la mia profonda emozione, nonché commozione, quando sono stato ospite una domenica di suo figlio Luca, presso la casa che Anna fece costruire al Circeo, tra il 1949 ed i 1951. Un autentico gioiello, tutt’ora intriso della sua presenza: un condensato di gusto, artisticità e semplicità. Una costruzione che dimostra tra l’altro l’intuito e la “modernità” della grande attrice che rilevò una semplice casupola accessibile allora solamente tramite una ripida mulattiera, sprovvista di acqua corrente e di elettricità, per poi trasformarla in una bellissima villa così armoniosamente integrata nella natura del noto promontorio.

Un luogo magico, perfettamente manutenuto da Luca - con sacrificio e dedizione - come lo aveva voluto Anna, per anni, dove ogni suo oggetto personale, ogni decorazione e modifica strutturale sono rimaste inalterate. I libri, i quadri, il mobilio, le maioliche, i suppellettili vari, le fotografie, i fiori, i ciottolami del bellissimo giardino e discesa al mare, tutto sembra aver cristallizzato un’epoca ormai scomparsa, dove lo stile, l’entusiasmo per la vita - tipico del secondo dopoguerra-, l’amore per la cultura ed una certa spensieratezza hanno caratterizzato il periodo della grande cinematografia italo-americana.

Anna è deceduta il 26 settembre del 1973, 45 anni fa, ed è seppellita proprio al Circeo. In questa ricorrenza di ieri, ho voluto dedicarle questo piccolo e modestissimo post, invitando i più giovani a documentarsi sulla grande attrice romana, coltivandone la memoria, apprezzandone l’umiltà tipica dei Veri Grandi, capaci di lasciare un segno nella Storia.

Ringrazio di cuore Luca Magnani per avermi concesso di scrivere queste righe e di scattare delle fotografie della meravigliosa “vista mare”, mentre la foto iniziale è un dipinto di Nicola Simbari.

Non so se fosse una mia suggestione, ma quella domenica la presenza di ”Nannarella” alleggiava nell’aria…

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Blog–La nascita di V…edova!

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Non vi è mai capitato di sentirvi un po’ come Alice nel paese delle Meraviglie? A me è successo la scorsa settimana.
Ero in macchina, percorrendo una strada piuttosto brutta e mi fermo davanti ad un anonimo capannone di una triste periferia: la porta si apre ed ecco la magia.
Un enorme ed affascinante laboratorio artigiano si dispiega davanti a me: scenografie teatrali, oggetti di carta pesta, marmi e finti marmi, statuine, stoffe, attrezzerie in ferro battuto… l’andirivieni delle seghe, il suono roteante della tornitura del legno, la battitura del ferro, il profumo di segatura fresca, queste mani degli artigiani, così esperte, veloci, precise e muscolose… questi volti concentratissimi, dagli occhi penetranti, focalizzati sul dettaglio dell’oggetto in lavorazione.
Da più di 40 anni, il laboratorio di Mario Amodio, Studio Teatro e Prosa, prepara le scenografie di moltissime compagnie teatrali, di cui alcune hanno fatto storia. Da giovane, Amodio è stato il primo assistente di Pierluigi Pizzi, per poi realizzare le scene del Teatro dell’Opera di Roma: ha lavorato anche per Eduardo de Filippo per cui realizzò varie scene, una su tutte: quella televisiva di Natale in Casa Cupiello, con la grande Pupella Maggio.
E’ anche per questo che sono molto felice che il mio scenografo, Alessandro Chiti, si sia rivolto a questo storico laboratorio per la costruzione delle scene del mio prossimo spettacolo Allegra era la Vedova – one-man-show per una miliardaria.


Laboratorio Studio Teatro e Prosa
Allegra era la Vedova – one-man-show per una miliardaria
Biglietteria Teatro Cometa

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Blog–Gennaro Scotti

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Ogni artista, specialmente noi attori, deve curare la propria immagine. Attraverso quello che dice pubblicamente, nelle creazioni che offre al pubblico, nel modo in cui si veste e si comporta e, ovviamente, nel modo in cui si fa o lascia fotografare.

Al giorno di oggi, i programmi di grafica e di illustrazione consentono di tutto: ti ringiovaniscono di 20 anni, ti fanno perdere 20 chili, ti tolgo i nei e ti colorano i capelli.

Ma c’è una cosa che solo un vero fotografo, sensibile, a sua volta artista, sa fare: cogliere l’attimo del momento, un’espressione, un gesto, che sprigionano un determinato sentimento dando vita ad un’emozione che, senza quella foto, non esisterebbe.

Gennaro Scotti appartiene proprio a questa categoria. Non fa parte di certo, e per fortuna, a quei fotografi omologati da riviste patinate che vorrei evitare di citare… le quali propongono, tutte, assolutamente tutte, gli stessi corpi, le stesse espressioni stereotipate di soggetti nutriti a gossip.

Consiglio pertanto a tutti i miei amici e parenti di Ginevra, del cantone di Vaud ed oltre, di visitare la sua esposizione che si terrà dal 22 settembre al 25 novembre all’Expo Fondation di Bolle.

Tra l’altro, troverete anche 3 scatti effettuati in occasione del mio spettacolo su Yves Montand, il 21 marzo 2018 all’Alhambra di Ginevra.  laughing

 

Gennaro Scotti

Expo Fondation Bolle

Spettacolo su Yves Montand  

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