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Grazie a chi mi segue

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Un artista ha bisogno di un suo pubblico: esso da un senso alla sua ragione di vita, sostenendolo, stimolandolo, anche confortandolo…
Fino a 2 anni fa, non ero molto “social”: poi, convinto da parenti ed operatori, ho iniziato, prima con facebook, il blog, poi con instagram: ogni giorno cerco di condividere qualcosa che mi rappresenti in modo variegato: qualcosa di piacevole, di serio, di spontaneo o di costruito, qualcosa di personale o di professionale, non importa. Quel che mi preme, è di rimanere fedele a me stesso e non barare mai.
E così, con il passare dei giorni e dei mesi, siete diventati sempre più numerosi: tra i vari socials, il blog e gli iscritti alla newsletter siete quasi 100.000 !!! Mai avrei pensato di raggiungere tale seguito. Allora, vorrei ringraziarvi, facendovi capire che, anche se non posso rispondere a tutti, vi leggo, sono attento a quanto scrivete e confesso che, non di rado, alcuni dei Vostri commenti o messaggi privati, mi emozionano, mi commuovono, mi fanno riflettere dandomi anche spunti preziosi.
Così, ho pensato di fare un semplice “collage” di commenti di alcuni “seguaci” particolarmente attivi e di cui sento una positiva vicinanza. So già che ne mancano tanti e spero che chi è assente non si offenda, ma era impossibile mettere tutti: già questo video dura più di 6 minuti… ma non mancheranno altre occasioni!
Quindi, grazie, grazie, grazie, di cuore, a Voi tutti che mi seguito con tale affetto e positività!
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Come nasce uno spot?

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Roberta d'Agostino intervista Gennaro Cannavacciuolo in merito allo spot della Garbo Surgelati: come nasce uno spot? 

Regia: Mario Maellaro

Produzione: A.F. Project srl

Location: Ristorante Bucavino, Roma

Anno: 2020

 

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Bella Ciao

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"Bella ciao" - per non dimenticare - con introduzione dei versi della canzone "C'est à l'aube" - tratto dalla spettacolo "Yves Montand - un Italien à Paris" . Video fatto in casa, durante il periodo del coronavirus... 25 aprile - giorno della Liberazione

C'est à l'aube
C'est à l'aube
Qu'on achève les blessés
Qu'on réveille les condamnés
Qui ne reviendront jamais
C'est à l'aube
C'est à l'aube
A l'heure triste où le jour point
Qu'on regarde son destin
Dans les yeux
A la croisée des chemins,
Les hommes crispent leurs poings
Pour l'adieu
C'est à l'aube
C'est à l'aube
De demain

C'est à l'aube
C'est à l'aube
Que se meurent les amours
Que l'on renie les "toujours"
Quand va se lever le jour
C'est à l'aube
C'est à l'aube
A l'heure triste où le jour point
Qu'on se blottit dans un coin
Malheureux
C'est l'heure où ma main
Cherche vainement ta main
D'homme heureux
C'est à l'aube
C'est à l'aube
De demain
Mais à l'aube
Mais à l'aube
Renaissent tous les espoirs
Et l'amour des grands départs
Vers les mondes de l'espoir
Mais à l'aube
Mais à l'aube
Au matin de nos destins
S'éveillent des lendemains
Merveilleux
Dans la gloire du matin
J'ai le monde dans ma main
Ah! mon Dieu
Car c'est l'aube
Car c'est l'aube
C'est demain!
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La lettera dell'emigrante

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"La lettera dell’emigrante", ritrovata da Bruno Garofalo in un vecchio carteggio storico a Napoli ed inserita nello spettacolo “Novecento Napoletano”, prodotto da Immaginando Produzioni.

Canta Mirna Doris.

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