Blog-coincidenze a St-Paul-de-Vence
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La Costa Azzurra ha il suo fascino e sono molte le cose da vedere. Ma il mio cuore ne predilige una su tutte: St-Paul de Vence.
Meta di tanti artisti, fra cui Yves Montand che ho sempre ammirato per la tempra e carriera ed ha cui ho dedicato uno spettacolo (vedi spettacolo su Yves Montand).
Arroccato nell’entroterra, St-Paul de Vence dista circa 30 km da Nizza. Trattasi di un piccolo borgo medioevale, risalente al XIII° secolo, sede della famosa Fondation Maeght, un moderno e preziosissimo museo, destinatario delle collezioni private di Matisse, Mirò e Chagall (sepolto a St-Paul d’altronde).
Altra meta obbligata: l’hotel ristorante la Colombe d’Or, dove Yves Montand e Simone Signoret si incontrarono. Un’emozione incredibile varcarne il portico, visitarne il cortile ed ammirarne i numerosi quadri novecenteschi donati da molti artisti ospiti.
Dopo la Colombe d’Or, si varca la Porte Royale risalente al ‘200, ed eccoci all’ingresso del paese.
E’ un susseguirsi di negozi d’arte e di boutiques raffinate: quadri, sculture, antichità, ma anche di enoteche, specialità provenzali, vestiti dalle stoffe e tagli ricercati, negozi di erbe provenzali, specialità gastronomiche… insomma, nonostante il numeroso afflusso di visitatori, nulla che abbia attinenza con i soliti volgari gadget acchiappa-turista perlopiù di provenienza cinese!
Nella parte alta di St-Paul, ecco la chiesa gotica con il suo dipinto attribuito al Tintoretto nonché il museo storico, mentre nel suo punto più basso, il cimitero con la tomba di Marc Chagall.
E lungo tutto il camminamento delle mura difensive, un panorama d’eccezione sulla vallata, sino al mare…
St-Paul, tenuta i modo eccelso, è quindi un concentrato d’arte e di offerta di qualità, meta di molti artisti che ne hanno fatto un vero e proprio focolaio culturale, lasciandovi un segno tangibile: oltre ai pittori ed attori sopraccitati, Clouzot, Prévert, Cayatte, Baldwin e molti altri vi presero residenza.
Coincidenza divertente: ero alla ricerca di un ristorantino tranquillo quando, passando in una viuzza laterale, scopro il ristorante degli “Artisti”. Un unico tavolo libero, denominato “Yves Montand”…. mi ci sono precipitato e ho potuto degustare un’ottima crêpe!