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Gennaro Cannavacciuolo

Gennaro Cannavacciuolo

Attore e cantante italiano, lavora in teatro, cinema, tv e in molte operette. Vincitore di numerosi premi, fra cui il premio ETI 2009.

URL del sito web: https://www.gennarocannavacciuolo.com

Blog–Beethoven in fuga

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190 anni fa ci lasciava un genio, un colosso della musica: Beethoven.

Ho potuto assistere di recente ad un bellissimo concerto nella chiesa Aracoeli in Roma: l’Orchestra sinfonica di Salerno “Claudio Abbado” diretta dall’eccellente Japoco Sipari di Pescasseroli. Dopo una prima parte con musiche di Saint-Saens, fra cui il concerto n. 1 per violoncello op. 33 con il solista Giuliano de Angelis, ecco l’attesa sinfonia numero 7 di Beethoven.

La 7° sinfonia è meravigliosa e sin troppo complessa in questa sede da commentare:  vi rimando a quest’ottima guida all’ascolto .

Vorrei invece comunque condividere un brano che mi procura n’autentica gioia interiore quando lo ascolto, una sorta di “godimento intellettuale dei sensi”: si tratta della sonata Hammerklavier, ed in particolare della sua fuga.

La propongo perché quest’opera è forse meno nota al “grande pubblico” ma di certo si tratta di una composizione MONUMENTALE, di enorme potenza espressiva, di grande bellezza: la testimonianza della genialità ed unicità di Beethoven con, a mio giudizio personale, una dimensione in più di quella materiale e psichica….

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Blog–I love Alice I love–spettacolo consigliato

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Due donne dallo stesso nome, Alice, due amiche di vecchia data, due amanti, l’una buffa, timida ed impacciata, l’altra energetica ed impulsiva…. e la loro storia rocambolesca.

Un bello spettacolo quello di Ludovica Modugno e Paila Pavese al Teatro della Cometa, in scena sino a domenica 3 dicembre. Parliamo di due bravissime vere attrici che di teatro se ne intendono, visto che ambedue vantano una lunga e solida esperienza in teatro, al cinema ed in camera di doppiaggio.

In un alternarsi sottile di tenerezza e comicità, le due protagoniste narrano la loro storia d’amore omossessuale tardiva dove, alla fine, prevale il diritto di vivere, di amare rimanendo se stessi.

70 minuti che volano via, leggeri…. Consiglio.

 

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Blog–una decisione sofferta

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Care amiche, cari amici, dopo anni di enormi sacrifici, di intensi ed estenuanti allenamenti, di continue insalate e bistecche, di alzate mattutine, di montagne di integratori proteici e di vita morigerata, mi duole confessarvi che ho deciso di dire stop alla palestra.

Qui una foto-ricordo di me, prima che perda il tono muscolare.

Spero che continuerete a seguirmi, comunque.

Senza rimpianti, #quellochenonsapevate . 

 

*Ringrazio di cuore la mia personal trainer Barbara Russo per la pazienza ed impegno profuso durante questi anni*

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Blog–strane coincidenze… La casa di Eduardo

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Strana la vita, a volte ti regala sorprese che portano ad interrogarti…

A metà settembre 1984, cominciava la mia quarta ed ultima stagione nella compagnia di Luca De Filippo con la ripresa di una commedia di Eduardo “Chi è cchiù felice e’ me” con la regia dello stesso Eduardo. Per problemi di salute, il grande Eduardo non potendo uscire di casa, d’accordo con Luca, organizzò le prove dello spettacolo nel salone del suo villino, sito a Roma, nel Quartiere Trieste. Un posto bellissimo, che io raggiungevo, partendo un’ora e mezza prima da casa mia che si trovava allora in zona Tuscolana.

Potete immaginare la felicità di questo ragazzo pieno di entusiasmo, che provava lo spettacolo nel salone di casa del Maestro, seduto sul sofà e distante circa due metri.

Furono delle prove molto delicate e faticose dato lo stato avanzato della malattia, ma ciononostante eravamo felici di averlo così accanto, nel suo spazio intimo.

Mi affezionai molto a quella casa, ai suoi odori, alle luci calde di quel salone, alla presenza del Maestro. Mi affezionai talmente tanto che sempre ho serbato con me il ricordo di quei giorni. Ora, il caso ha voluto che trentacinque anni dopo andassi ad abitare a cento metri da quel villino, davanti al quale passo praticamente tutti i giorni quando sono a Roma. E’ incredibile come, per incanto, ad ogni mio passaggio davanti al portoncino, risenta ancora, sempre nitide, le emozioni, e risento la sua flebile voce che mi indica dolcemente e pazientemente, ora una battuta, ora una intonazione…

C’è un significato a tutto ciò? Non lo so. Comunque amo pensare che, forse, non si tratta, solamente, di una mera coincidenza…

 

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