6-15 dicembre 2019 - Napoli - Cyrano il Musical
Pubblicato in 2019
Cyrano - il Musical, di Riccardo Pazzaglia, tratto da Edmond Rostand. Regia Bruno Garofalo, produzione Pragma srl.
Teatro Augusteo, 6-15 dicembre
Attore e cantante italiano, lavora in teatro, cinema, tv e in molte operette. Vincitore di numerosi premi, fra cui il premio ETI 2009.
URL del sito web: https://www.gennarocannavacciuolo.com
Pubblicato in 2019
Cyrano - il Musical, di Riccardo Pazzaglia, tratto da Edmond Rostand. Regia Bruno Garofalo, produzione Pragma srl.
Teatro Augusteo, 6-15 dicembre
Pubblicato in Teatro
CYRANO - IL MUSICAL
25 artisti in scena, tra cui Gennaro Cannavacciuolo, Cosima Coppola e Gianluca Di Gennaro
Il Cyrano di Riccardo Pazzaglia e Domenico Modugno ritorna in scena dopo 40 anni
Debutto nazionale: dal 6 al 15 dicembre al teatro Augusteo di Napoli
Dopo 40 anni una delle pièce francesi più apprezzate al mondo, un'opera senza tempo, sempre attuale, il “Cyrano”, torna sottoforma di musical in teatro, precisamente all’Augusteo di Napoli.
Scritta da Riccardo Pazzaglia sulle musiche di Domenico Modugno, la commedia andò in scena per la prima volta nel 1978, quando Modugno era Cyrano, Paolo Malco un appassionato Cristiano e Catherine Spaak una vibrante Rossana. Questa storica edizione fu ripresa dalla Rai e poi, purtroppo, chiusa “nel cassetto” poiché la sua messa in scena richiedeva mezzi imponenti e l’impiego di diverse figure artistiche, poliedriche e variegate, come attori, cantanti, ballerini e acrobati.
Cyrano de Bergerac, poeta/soldato dal naso importante, abile spadaccino e altrettanto bravo con le parole, capace di magnifiche dichiarazioni d'amore, è il protagonista del capolavoro scritto nel 1897 da Edmond Rostand, ispirandosi al drammaturgo/filosofo/soldato del XVII secolo Savinien de Cyrano de Bergerac. Nessuno credeva sarebbe stato un successo e Rostand, che fino ad allora aveva scritto solo drammi, collezionando insuccessi, con Cyrano ottenne un trionfo fin dalla prima rappresentazione. Ad interpretare Cyrano, il personaggio – compendio di tutto quello che Rostand avrebbe voluto essere, l’ottimo Gennaro Cannavacciuolo.
Grazie alla passione ed all’impegno di una compagine del Sud, ovvero l’associazione “Immaginando Produzioni”, capitanata dal produttore Rosario Imparato, che si è messa alla guida del vero teatro affinché non si disperda nei rivoli “commerciali”, il musical sarà rappresentato nello storico teatro Augusteo dal 6 al 15 dicembre. Compagine composta dal regista Bruno Garofalo, costumista e scenografo della prima edizione, da Franca Gandolfi-Modugno, da Rosy Gargiulo Pazzaglia, da Mario Minopoli (P.A.T. Distribuzione) e dal promettente cast che vede impegnati in prima linea, oltre all’attore-cantante-ballerino Gennaro Cannavacciuolo, la bellissima Cosima Coppola (che sul palcoscenico si trasformerà in Rossana), e il bravissimo Gianluca di Gennaro (che vestirà i panni di Cristiano).
Bruno Garofalo
Musiche Originali di Domenico Modugno
Testo nella rielaborazione e riduzione di Riccardo Pazzaglia
Costumi di Silvia Polidori
Coreografie di Orazio Caiti
Rielaborazioni musicali di Ermanno De Simone
Maestro d’armi Flaviomassimo Grumetti
Scene e regia di Bruno Garofalo
Organizzazione Mario Minopoli
Vocal coach Gabriella di Carlo
P.A.T. DISTRIBUZIONE
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Roma città dalle mille sorprese…
Via di S. Simone è un piccolo vicolo cieco, perpendicolare alla celebre via dei Coronari, non lontano da Piazza di S. Salvatore in Lauro, pieno centro di Roma. Il nome di questa viuzza che ho percorso tante volte, deriva dall’antica chiesa Ss Simone e Giuda ubicata in cima alla scalinata che si innalza a destra della via stessa. Costruita nel XII secolo e consacrata da Papa Pasquale II e poi da Innocenzo II, era dedicata a S. Maria de Monte: infatti essa sorgeva sul “Monte Giordano, accanto al Palazzo di Giordano Orsini e ne costituiva la Cappella baronale. Nel XV° secolo, fu poi dedicata a Ss Simone e Giuda.
Restaurata nel 1700 da Papa Clemente XI, questa bella chiesetta affrescata fu sconsacrata nel 1902 e messa all’asta dal principe Orsini. E’ così che la destinazione d’uso variò, parte ad abitazione, parte a teatro, ovvero il Teatro Alcazar dove, per anni, si esibirono celebri sciantose e starlette dell’epoca, nonché Petrolini. Il locale divenne poi un cinema e fu rilevato alla fine degli anni ‘70 dalla grande attrice Paola Borboni adibendolo a teatro lo chiamò il Teatro Parnaso. Fu infino nuovamente chiuso e riaperto come teatro/ristorante, con il nome di Teatro della Bugia, famoso appunto per la sua formula vincente cena-spettacolo.
Per due stagioni ho avuto modo di proporre con grande successo, un mio spettacolo un po’ riadattato: GRAN VARIETA’.
Il locale chiuse nel 2006 purtroppo, ma sono in tanti a ricordarselo e gran parte del suo pubblico ancora mi segue. Ora è tutto serrato, sepolto come quel mondo di luccichii e paillettes d’un tempo, ma sono felice di averne fatto parte per due anni. Rifare questa scalinata, dopo tanti anni, mi ha quindi commosso, provando quel sentimento di nostalgia per un mondo che non c’è più!!
Sotto, alcune foto della via e dell’ingresso.
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Solo il talento di Gennaro Cannavacciuolo poteva proporre questo gioiello di raffinata eleganza, somma arte tra prosa, musica... Del Santo, Il Giornale
La grande professionalità e il rispetto per il suo mestiere l oconfermano attore della tradizione teatrale napoletana, unanimamente riconosciuta come una delle più significative del panorama italiano. Adele Insarà, Il Nuovo Corriere
Sulla scena un istrionico, comico, sarcastico, esilarante Gennaro Cannavacciuolo, eccezionale tra le proposte più brillanti... Eddi De Nadai, Il Gazzettino
Gennaro Cannavacciuolo è un fantasista superbo, in grado di trovare un equilibrio perfetto tra comico e drammatico, come solo un grande artista è in grado di fare. Con poliedrico talento, Cannavacciuolo, fine dicitore, senza essere caricaturale, raffinato ma non lezioso, brillante ma non macchiettistico, ripercorre tre decenni di inizio Novecento, allegiando tra storia e amenità in un vortice di arie, abiti e destrezze, condividendo la regia con Roberto Croce. Da non perdere. Claudia Belli, Teatro Italiano
Cannavacciuolo è ormai una certezza. Ogni sua esibizione coglie l'anima del personaggio e del contesto, con una puntualità e livetà inconmmensurabili, librandosi con leggiadra briosità sulle corde della nostalgia. Tania turnaturi, Teatri Online
Cannavacciuolo muove il ventaglio e fa Arte. Apre la stagione al teatro della Cometa, il poliedrico artista delle sensibilità, Gennaro Cannavacciuolo eccezionale in "Allegra era la Vedova". Veronica Meddi, Accreditati
Un Cannavacciuolo tra il brillante e il tragico.
Un virtuosistico Gennaro Cannavacciuolo, capace di ripercorrere ottimamente, in presenza e in voce, tutti i ruoli dell’operetta. La indiscutibile bravura di Cannavacciuolo... Il Piccolo, A. Dellacà
Gennaro Cannavacciuolo: un colpo al cuore. Con "Allegra era la Vedova", non solo ci incanta con le sue doti canore e di uomo di spettacolo raffinatissimo, ma ci arriva dritti al cuore, ricordando in maniera cruda e allo stesso tempo coinvolgente, quella che è la nostra Storia. Sara Cacciarini, Il Terzo News, la Testata di Cultura e Società