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Copia di Il Peccato Erotico

ELOGIO DEL DOPPIO SENSO

Sarebbe da tutelare come bene culturale il doppio senso di Gennaro Cannavacciuolo, inteso come materia prima di canzoni e sketch dal café-chantant alla rivista. Anatomia nervosa e disarticolata, ammirevole in come son nervoso, volto segnato da divo del muto, verve tracinante, grandiosamente irresistibile…..

Settimanale L’Espresso, Rita Cirio

Questo repertorio della ribalta cosiddetta leggera evoca il fior fiore del caffè-concerto, dell’avanspettavolo e della rivista e permette ad un fantastico fantasista come Gennaro Cannavacciuolo di dare grazia ai linguaggi rossi d’antan.

La Repubblica, R. Di Gianmarco

UNO SPETTACOLO DA OVAZIONE

Strepitosa performance di Cannavacciuolo. Solo sulla scena, è uno strepitoso mattatore, ammiccante, divertente e divertito, mai volgare, sfoggia un’eleganza ed una classe degna dei blasonati artisti d’altri tempi, esercizi di stile sconosciuti all’odierno show business….

Il Corriere di Firenze, M. Predieri

STREPITOSO CANNAVACCIUOLO

Strepitoso Gennaro Cannavacciuolo. Canta, balla, recita, con classe ed eleganza, riporta in vita l’epoca oro del caffè-concerto, della rivista, dell’avanspettacolo. Quella cultura povera ma bella, fatta di ammiccamenti, doppi sensi, poesia… Successo trionfale

La Repubblica, M.S.

UNA STREPITOSA ANTOLOGIA AL PICCOLO

L’eleganza o c’è o non c’è. Non si può imparare. E non l’ha imparata da nessuno se non da se stesso Cannavacciuolo, mattatore, fine dicitore, chansonnier, fantasista: una corrispondenza di spiritosi sensi con il pubblico. Successo? Di più. Complicità immediata, incondizionata, ammirata.

La Sicilia, Catania, C. Celi

IL CICLONE CANNAVACCIUOLO E LE SERATE NERE

Un ciclone di comicità si è abbattuta sulla Sala Tripcovich. Naturalmente parliamo di Cannavacciuolo: la sua arte passa attraverso questa scuola di attori, cabarettisti, fantasisti di robusto stampo che riescono a reggere, da soli, il palcoscenico per una serata….

Il Piccolo, L. Bamboschek

Con originale vis interpretativa e con vincente personalità, il cantautore partenopeo mantiene alta la curva d’attenzione del pubblico per l’intera durata dello spettacolo

Corriere del Mezzogiorno, S. de Stefani

L’attore trionfa tra gorgheggi e lustrini: tra garbo, intelligenza, ironia e molto affetto. Dotato di una innegabile versatilità, l’attore suscita simpatia, spinge lo spettatore alla partecipazione.

Il Tempo, T. Scaroni

Quando a salire sul palcoscenico è un artista come Gennaro Cannavacciuolo ci si aspetta qualcosa di unico, uno spettacolo fuori dal comune: e le aspettative di chi ha voluto rivedere al Teatro Garibaldi di Modica quell’ironico e commovente napoletano di “Volare” della scorsa stagione teatrale, non sono rimaste insoddisfatte.

Giornale di Ragusa, Massimiliano Pace.

E la bravura del cantante attore, non a caso allievo di Pupella Maggio, come nel migliore avanspettacolo, è anche quello di interloquire con il pubblico, strigliandolo, facendolo intervenire ripetutamente e anche ridicolizzandolo, ma sempre con bonomia, una capacità che molti attori di oggi sembrano non essere più in grado di fare. Nel suo genere, quasi un capolavoro.

Punto Elite, Alex Miozzi

Quando a dar voce alla città è un professionista di lungo corso come Gennaro Cannavacciuolo, garantito che il biglietto è speso bene. Egli porge il testo al pubblico, non lo impone. Serve la pietanza agli spettatori, senza mai diventare servitore: quanta dignità, quanto mestiere ha accumulato in anni e anni di palcoscenico! E poi con gli anni ci si guadagna in leggerezza, nel senso più nobile del termine: via i panni vecchi della quarta parete, largo al dialogo diretto col pubblico. Ogni sera una platea reattiva, allegra e disposta al gioco. Miracolo? Macché, è il talento del primattore che riesce a metterli a proprio agio. L’improvvisazione è una disciplina che si impara col tempo: Cannavacciuolo, dopo trent’anni e passa di esperienza, ha la battuta sempre pronta, non si lascia mai spiazzare.

Saltinaria, Francesco Mattana

 

Cannavacciuolo è un uno di spettacolo di gran classe. Sa tenere la scena da solo, interpretando parti di uomo, di donne, di uomo effeminato e viceversa), sempre con spirito, con allusioni salaci ma simpatiche, con una mimica insuperabile e con quella cadenza canora che non sai mai se è una canzonatura o un amabile sorriso.

La Sicilia, Sergio Sciacca

 

Due ore di spettacolo all’insegna della buona musica e della simpatia travolgente di questo grande attore e cantante che lascia infine il pubblico che lo ha letteralmente osannato.

D di Donna, Laura Cavallaro

Lo show che Gennaro Cannavacciuolo presenta, coinvolge e, con elegante arguzia, incuriosisce lo spettatore.

Col sorriso, l’interazione del pubblico consente di abbattere la quarta parete della comunicazione teatrale: interprete e platea si legano e, insieme, vivono le evoluzioni di un dialogo in continuo divenire.

Gustiamo l’amaro e il dolce della sorriso; la bellezza e il dolore del sentimento; la gioia e la tristezza che si nasconde dietro un gesto o una parola. Ci nutriamo di un passato che ancora ci regala emozione e, anche quando racconta il doppio senso e l’allusione, conserva l’eleganza e il rispetto.

In to the stage, M. Londo

Senza rancore, io sono l’amore. Questo, il messaggio che erutta come lava sensuale dal vulcano Gennaro Cannavacciuolo. E’ amore suo per l’arte. E’ amore suo per il pubblico che non tarda a coinvolgersi in modo totale….

Gennaro Cannavacciuolo totalmente padrone del suo essere e del nostro.

La Notizia H24, Veronica Meddi

Con Gennaro Cannavacciuolo l’avanspettacolo diventa momento di grande cultura, raffinatezza, elevazione. Consigliamo a tutti, senza distinzioni di età, di attingere a questo particolare albero della conoscenza, per macchiarsi del Peccato offerto dal grandissimo Cannavacciuolo.

Contrappunti, Leonardo Masucci

La carta vincente di Cannavacciuolo è la rara abilità di strappare al pubblico più di una risata, con stile e raffinatezza, sapendo dosare con equilibrio il “dire e non dire”[…] una mimica esilarante […] Cannavacciuolo si destreggia con maestria in diversi ruoli, camaleonticamente interpreta vari ruoli, con vari cambi di registro […] l’eclettismo di Cannavacciuolo è sorprendente

CloseUp, Sarah Mataloni

Una serata culturale di qualità e di pura intelligenza. Incollati alle poltrone, il tempo scorre senza sentirne la pesantezza. Divertirsi è imperativo. E tutto fuorisce dalla sapiemza e dalla classe di chi si esibisce per incantare.

Brainstorming Culturale Magazine, Annalisa Civitelli

Divino: non ci sono altre parole per descrivere il grande Gennaro Cannavacciuolo ed il suo Peccato erotico.

Corriere dello Spettacolo, Flavia Severin

Cannavacciuolo nel “Peccato erotico”: l’unico vero peccato è non vederlo.

Media e Sipario, Stefania Ioime

Cannavacciuolo è poliedrico, strepitoso mattatore, ammiccante e coinvolgente, divertente e divertito, mai volgare, elegante e fantasista. Non si può che rimanere incantati.

Saltinaria, Serena Lena

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Opérettes

Depuis 1996, Gennaro Cannavacciuolo est amené a interpréter des rôles brillants dans différentes opérettes lyriques. De manière continue  pour le Teatro Lirico Giuseppe Verdi de Trieste, mais aussi pour le Politeama de Prato, le Teatro Lirico Verdi de Salerno, le Teatro San Carlo de Napoli, le Teatro Verdi de Pisa et le Teatro Carlo Felice de Genova.
Ses interprétations sont continuellement acclamée par le public et la critique et en 2002 il reçoit le prix  "Trieste Operette".


La Veuve Joyeuse, de Viktor Léon et Leo Stein, musique de Franz Lehár: de 1997 à 2016 sous différentes mise en scène et notamment celles de: Gino Landi, Simona Marchini, Federico Tiezzi, Vittorio Sgarbi. L'édition 2014-2015 a été dirigée par Daniel Oren. Productions: Teatro Lirico San Carlo (Napoli), Teatro Lirico Carlo Felice (Genova), Teatro Lirico Giuseppe Verdi (Trieste), Arena di Verona, Teatro Verdi di Salerno;

Coupures de presse


Scugnizza, di Carlo Lombardo, musica di Mario Costa, regia di M. Scaglione;

Coupures de presse 


Cin-ci-là, di Carlo Lombardo, musica di Virgilio Ranzato, regia R. Croce;


La principessa della Czardas, di Leon Stein e Bela Jenbach, musica di Emmerich Kalman, regia di G. Landi;

Coupures de presse

 

Rosemarie, di Otto Harbach e Oscar Hammerstein, musica di Rudolf Friml e Herbert Stothart regia di I. Stefanutti;

Coupures de presse

Contessa Maritza, di di J. Brammer e A. Gruenwald, musica di Emmerich Kalman regia di L. Mariani.

Coupures de presse

 

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Gennaro Cannavacciuolo Spécial

Gennaro Cannavacciuolo

Citons Eduardo De Filippo, dans l’ordre du jour de son théâtre, en 1981: «Je remercie Gennaro Cannavacciuolo de sa collaboration, et surtout de son engagement, ainsi que de la manière éminemment professionnelle avec laquelle il a su faire face à des situations imprévues; c’est le début d’un long parcours …».

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Biographie de Gennaro Cannavacciuolo

Gennaro Cannavacciuolo est un acteur, chanteur et fantaisiste italien.

Gennaro Cannavacciuolo a 8 ans lorsqu’il découvre le théâtre, à l’école, au cours d’un récital dans lequel il joue le rôle de Pinocchio; tout de suite il comprend que sa destinée est celle de devenir acteur.

Jusqu’à l’âge de 18 ans, il suit des cours de théâtre, parallèlement aux études. Avec son diplôme en poche, et malgré l’opposition de ses parents, il décide de satisfaire sa passion et réussit à se faire remarquer par Eduardo De Filippo lequel, pendant cinq ans et jusqu’à sa mort, le prend sous son aile en l’introduisant dans sa compagnie. Naturellement, ces cinq années ont été fondamentales pour sa formation, aussi parce qu’à la même époque, il fait connaissance de Pupella Maggio, dont il deviendra un grand ami et avec laquelle il travaillera aussi sur scène.

A la mort d’Eduardo, il s’affirme également comme chanteur et danseur. Ses choix artistiques deviennent toujours plus stimulants, le conduisant à interpréter des rôles et à participer en qualité d’acteur vedette ou de co-protagoniste, à des spectacles mémorables: on pense à: “Cabaret”, à “Concha Bonita”, aux “Notti di Cabiria”, au ”Bacio della Donna Ragno”, à ”Carmela e Paolino”, à ”Questa sera Amleto”, et “Novecento Napoletano”, pour ne citer que quelques uns.

A partir de 1966 il travaille pour des sociétés de production d’œuvres lyriques, jouant un rôle vedette dans de nombreuses opérettes, en particulier pour le Teatro Carlo Felice de Gènes, le San Carlo de Naples et le Teatro Lirico Giuseppe Verdi de Trieste, au Filarmonico et à l’ Arène de Vérone, ce qui lui vaut d’obtenir en 2002 le prix “Trieste Operette”.

Dès 1988, il participe aussi à de nombreuses émissions de télévision ainsi que de «fiction», tant pour le cinéma que pour la télévision. Il a travaillé avec Giuseppe Patroni Griffi, Gina Lollobrigida, Francesca Dellera, Pippo Baudo, Paolo Limiti, , Marisa Laurito, Nicola Piovani, Alfredo Arias, Gianni Morandi, Saverio Marconi, Giulio Scarpati, Vittorio Sindoni, Carlo Vanzina et bien d’autres. Il tourne en 2017 “The Clash of future”, réalisateur Jan Peter et Frédéric Goupil, série co-produite par Arte, Looks Production et Les Film d’ici.

Pour les professionnels de la critique les plus exigeants, Gennaro Cannavacciuolo est synonyme de talent, de classe, d’éclectisme et de fantaisie incomparables, l’un des derniers héritiers de la grande école de comédiens de théâtre liée à Eduardo qui le rend capable d’affronter le comique, le tragique, la revue, le cabaret avec un style inimitable.

Gennaro Cannavacciuolo a remporté de nombreux prix, entre autres, en 2005 et en 2009, le plus important est le Premio ETI Olimpici del Teatro.

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