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Blog-Giochi d’infanzia

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Bambini irretiti, travolti e sconvolti, storditi, se non instupiditi da un mare di fibre e di pixel, da schermi abbaglianti, dai volgari suoni latranti emessi da orridi personaggi della galassia dei giochi o, meglio, videogame per lo più violenti, brutti e quindi diseducativi. Per i più piccoli, cartoni inebetenti, spesso in salsa asiatica, dalle storie, dai caratteri e dall’estetica assolutamente improbabili. Giochi? Cartoni animati? Li chiamerei giustamente: distributori di ignoranza, di terrore, di bruttezza, totalmente privi di tutto quanto possa avvicinare al Bello, allo Spirito, all’Anima, allo sviluppo dell’Intelligenza.

Spesso rimando sconvolto di vedere bambini piccolissimi, nel carrello della spesa, attaccati al cellulare o tablet del genitore…

Una mattina di qualche giorno fa, mio figlio di 5 anni, mi ha chiesto se potevo costruirgli un teatrino di carta. Quindi metto in atto la mia fantasia, scavando un po’ anche nella riserva di quella infantile che non mi faccio mai mancare. Forbici, carte colorate, l’immancabile colla “Vinavil” (la ricordate?), ma soprattutto una scatola da scarpe vuota per creare l’intera strutturina scenica.

Quattro pupazzetti, scelti tra i più disparati ed ecco un teatrino, quasi, come ai vecchi tempi. E’ stata incredibile ed emozionante la reazione del bambino: un entusiasmo che dura ancora oggi, quando ricolloca i pupazzetti, li parla, li fa interagire, racconta loro delle storie...

Quindi, per fortuna, ancora oggi, malgrado quanto di artificiale ci circonda, un pezzetto di carta colorata, come diciamo noi a Napoli una “Cartuscella”, può ancora sorprendere e far sognare un bambino.

Spesso ho la sensazione, ahimè, che tanti vogliono avere bambini, ma senza mai rinunciare ad alcunché, al tempo libero soprattutto. Pertanto, piuttosto che giocare con un bambino, gli si da un tablet, una console, ed il “gioco” è fatto, tanto per rimanere in tema!

Che tristezza!

Lanciamo l'hashtag: #childhoodnotablet 

 

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Blog-Viaggio-nei-Fori-Imperiali

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Meraviglioso dopo-cena ieri, originale, culturalmente stimolante, suggestivo ed anche commovente: un viaggio nel Foro di Cesare, accompagnato – oltreché dalla mia amata compagna di vita kiss - dai racconti e spiegazioni di Piero Angela, di ricostruzioni e filmati in 3D proiettati sulle stesse rovine ed elementi ambientali presenti nel Foro. Ho potuto così ripassare un pezzo della nostra ricchissima Storia antica, quella degli scavi, dei suoi tanti operai, del Tempio di Venere, della quotidianità della vita di allora, dei suoi plebei, funzionari, schiavi, militari, consoli, senatori, matrone, maestri e bambini…. Ecco prendere vita i cortei trionfali, la Curia (Senato), il viavai dei passanti e commercianti e, tra i colonnati, le antiche taberne, tra cui i nummulari, ma anche le aule scolastiche e persino le toilette pubbliche...

Una sensazione indescrivibile quella di trovarsi proiettati una ventina di secoli addietro e tuttavia sentirne la familiarità, come se tanti piccoli invisibili anelli di congiunzione valicassero il tempo e ci tenessero allacciati ad allora…

E mi sono anche posto l’eterna domanda: a cosa serve, oggi, studiare il greco e latino? Perché non concentrarsi solo ed esclusivamente sull’inglese, lo spagnolo od anche i cinese ad esempio? La riposta di chi ha fatto il classico è sempre la stessa: perché "aprono la mente": ma cosa significa?

Ebbene, penso che la Storia non sia solo una successione di date da ricordare e le lingue classiche ci portano alle radici della nostra espressione linguistica e quindi della nostra civiltà: il linguaggio, le sue strutture grammaticali e sintattiche, le sue espressioni, l’etimologia stessa delle parole, la fonetica ci forniscono quei fondamentali che favoriscono la sua conoscenza.

In questo momento di grande decadenza culturale, ecco un’iniziativa di ottima fattura a cui consiglio assolutamente di aderire e complimenti al Comune di Roma, alla Zetema, al grande Piero Angela, insomma, a tutti coloro che hanno favorito l’operazione: non è vero che Roma non ha più nulla da offrire; eccone un esempio lampante.

 

Per informazioni e prenotazioni

Piero Angela

Zetema

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Blog-è arrivato-l’estate!

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La luce del mattino ed il cinguettio degli uccelli, i colori vivaci delle aiuole fiorite, le risate dei bambini che salgono dai cortili, le fioriture dai profumi inebrianti, i zampilli rinfrescanti delle fontane, i gelati mille gusti, il brusio dei ristoranti all’aperto, il tepore serale, lo sciabordio rassicurante del mare calmo: l’estate è arrivato, ne sono felice. E se le notti di giugno potessero parlare, si vanterebbero di aver creato il romanticismo…

Amici è arrivata l’estate.

Godetevi questa splendida stagione, ogni anno piena di sensazioni ed emozioni irripetibili!

 

Nella profondità dell’inverno, ho imparato alla fine che dentro di me c’è un’estate invincibile. (Albert Camus)

 

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blog-con-Nicola-Piovani in Rai

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Appena tornato dal Lussemburgo ed il gran piacere, nonché onore, di essere chiamato dal maestro Nicola Piovani a partecipare ad un nuovo straordinario progetto prodotto dalla RAI di via Asiago, sulla storia della canzone italiana.

Essere accompagnati al pianoforto dal maestro Piovani equivale a volare su una nuvola di piume..... garantito!!

Stayed tuned, coming soon.....

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Blog-Piazzale Loreto

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Lasciatevi coinvolgere da Piazzale Loreto, di Enrico Groppali.

Amici, vi consiglio un libro eccellente che mi ha tenuto inchiodato alla poltrona per 3 giorni!

Con grande ed avvincente tecnica narrativa, Enrico Groppali sembra prendere una lente di ingrandimento, posizionarla su un evento storico preciso e restituirne un dettaglio inedito, sviluppando attorno ad esso un racconto affascinante. L’evento in questione è la famosa giornata del 29 aprile 1945, in cui i corpi del Duce e di Claretta Petacci furono appesi a testa in giù, dati in pasto alla folla, mentre il dettaglio su cui si sofferma lo scrittore è quello di una fatiscente palazzina milanese.

Entrato nei loro appartamenti, il lettore assiste ai dialoghi turbinosi tra un pervertito stupratore ed una cinica affitta camere ex sciantosa napoletana... Si dispiega così l’orrido piccolo mondo dei due protagonisti, il loro dramma soggiacente, colmo dei vizi di uno e della desolazione esistenziale dell’altra. Racconti ed ammissioni agghiaccianti che si intrecciano, dove spesso è difficile individuare la realtà dalla finzione.

Un racconto dalla tecnica narrativa robusta, dalla scrittura colta ma fluida, le cui modalità descrittive del raccapricciante microcosmo dei due protagonisti, specchio riflesso di un drammatico frammento di umanità, appartengono ai veri romanzieri di spessore come pochi esistono al giorno d’oggi… Un libro degno di una pièce teatrale a cui già sto pensando…

Da leggere!

Piazzale Loreto, Enrico Groppali, Ed. Mondatori, 2017.

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Ricerca di 2 danzatori

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Per un mio prossimo spettacolo musicale, lo staff produttivo cerca 2 danzatori con impostazione stile P. Bausch. Ai candidati si richiede:

  • Età 25-32 anni
  • Altezza min/max 165-175 cm
  • Buone capacità canore
  • Esperienze coreografiche di buon livello

Inviare foto intera e curriculum vitae al seguente indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

I candidati ritenuti più idonei saranno convocati per un’audizione a Roma.

Termine invio curriculum e foto: 15 maggio.

Grazie.

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Blog-Il concerto della Speranza

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Segnalo una ricerca storica incredibile, affascinante, triste e commovente, effettuata dal pianista Francesco Lotoro, pugliese, il quale ha completato gli studi alla Franz Liszt Academy du Budapest. Lì studiò il pianoforte, la storia della musica e scoprì che le biografie di molti compositori si interrompevano nel 1944; in contemporanea scoprì uno spartito composto in un Lager.

Da lì inizia una lunga ricerca che, dopo 25 anni, culmina con l’edizione di un enciclopedia, la KZ Musik, contenente la produzione musicale di campi di prigionia, di concentramento e sterminio essenzialmente del Terzo Reich, dal 1933 al 1945. Più di 8000 composizioni, alcune brevi, molte incompiute, altre cospicue, addirittura vere proprie sinfonie, scritte da uomini e donne che, malgrado il loro orrore quotidiano, continuavano a dare sfogo alla loro creatività, continuavano a sognare, ad udire il bello.

Il 15 aprile, in occasione dei 70 anni dell’Indipendenza dello Stato di Israele, si terrà il Concerto della Speranza, presso l’International Convention Center di Gerusalemme, con l’esecuzione dei tanti brani ritrovati.

direzione del Maestro Francesco Lotoro, sarà eseguito dall’Orchestra Sinfonica di Ashdod e da giovani musicisti, studenti di due scuole del Negev: la Scuola di Musica Bikurim e il Conservatorio di Musica di Yerucham. Moderatore e canto: Nathan Datner. Artista ospite: Shiri Maimon.

 

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Blog – sentimenti contrastanti

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La Pasqua. Morte e resurrezione. Un ciclo inesorabile e continuo che scandisce a ripetizione la nostra intera esistenza dove vita e morte camminano a braccetto.

Sono tante le sensazioni contrastanti che mi hanno assalito durante questa Pasqua, seguita alla morte del caro Luigi de Filippo, a sua volte preceduta da quella di Fabrizio Frizzi, della mia amica Licia De Zombatelli e di Lello Abate.

La celebrazione della risurrezione avvenuta in una strana giornata di primavera, ancora umida dalle piogge, dal sole tiepido, in una chiesa gremita e rumorosa. Tanti volti: bambini, adulti, anziani, infermi, italiani, stranieri, mille storie diverse ed uniche…

E poi la visione dell’amata spiaggia estiva spazzata via dalla mareggiata, colma di detriti, di alberi e barche divelti dalla forza della natura sovrana.

Una certa melancolia mi assale, anche un’indefinita nostalgia, la speranza fiancheggia lo scoramento, gli interrogativi si alternano alle certezze, alla gratitudine segue un senso di straniamento, ricordi di varia natura tornano alla mente…

Ed osservo mio figlio, felice, pieno di energia, entusiasta di ogni cosa ed incurante del vento, accanto a mio suocero incurvato e più affaticato dell’anno precedente. Di fronte a lui l’immensità del mare, un divenire interminabile e cangiante; la spiaggia è umida, il sole lo accarezza. Disegna delle forme a terra, segue le orme del nonno ed è raggiante perché si sente amato ed ama la vita, incondizionatamente. Un forza spettacolare, da conservare, da tutelare, fino all’ultimo istante.

Quest’anno ho fatto pochi auguri e chiedo venia. Spero abbiate passato tutti una bella Pasqua, con i Vostri cari e che il sole, la Vita, riscaldi il Vostro cammino.

 

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